La strana estate senese dei fuorisede

Una stagione tutta da scoprire: contrade e tamburi al posto di tormentoni estivi che popolano spiagge e discoteche.

Siena, affascinante città medioevale, ospita da molti anni numerosi studenti universitari fuorisede provenienti da tutta Italia e non solo. Molti i ragazzi Erasmus che la scelgono come culla della propria formazione. Trovarsi catapultati in una realtà diversa dalla propria, senza avere il porto sicuro della famiglia e degli amici d’infanzia, per intraprendere un nuovo cammino: è questo lo scenario che gli studenti fuorisede si trovano a dover affrontare appena arrivati a Siena.

Per chi crede di essersi annoiato durante il primo periodo invernale a causa della mancanza di divertimento e vita notturna, può sicuramente ricredersi grazie all’arrivo della primavera. Siena sboccia e rinasce mostrando le prime basi del tradizionale e meraviglioso mondo del Palio. Contrade e contradaioli , fazzoletti, bandiere, canti e cortei sono le parole chiave che sfociano in sentimenti emozionanti: tensione da un lato e tanto amore dall’altro. Questa è una piccola parte di ciò che gli studenti fuorisede vivono durante i mesi estivi in città. Spesso increduli, non comprendono quanto valga il Palio per i senesi. La maggior parte degli studenti infatti, considera tale manifestazione un insieme di tamburi che disturbano le ore di sonno e studio, ignorando che per i cittadini è invece vita.

Fortunatamente, non tutti gli universitari la pensano così: sono tanti i curiosi che desiderano conoscere e approfondire tutti i vari aspetti che regala la quotidianità di un senese. Più ci si avvicina al giorno tanto atteso, più cresce l’interesse; anche gli universitari non senesi vengono travolti dalle feste di contrada, dal giro in città la domenica pomeriggio, dall’euforia dei contradaioli più piccoli e dalla grande energia che Siena regala. Piazza del Campo si trasforma, l’immensa conchiglia è invasa da una moltitudine indescrivibile di gente proveniente da tutto il mondo, la “Torre”, come sempre, fa da padrona a questo spettacolo. Batticuori, pensieri, silenzio, emozioni diverse, scongiuri, rabbia, insulti, lacrime, sorrisi, orgoglio, esplosioni di gioia e molto altro; sono tutti sentimenti presenti in quella Piazza dove, per un giorno, tutto è possibile. Uno spettacolo unico accolto a braccia aperte anche dai fuorisede che partecipano con passione rimanendone estasiati. Un’estate diversa dalle solite discoteche, feste in spiaggia e fuochi d’artificio; un’estate che regala un quadro indimenticabile, che mostra l’attaccamento alle tradizioni; un’estate e una città da vivere almeno una volta nella vita.

Martina Sgubin