La settimana internazionale dei grandi vini

Il calendario è da settimana internazionale della moda:

13-15 febbraio: Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano
14-17 febbraio: Anteprima Vernaccia di San Gimignano
15-16 febbraio: Chianti Classico Collection
19-22 febbraio: Benvenuto Brunello di Montalcino

Ed anche l’impatto economico sui territori interessati non dovrebbe essere da meno – fatte le dovute proporzioni – di quello delle sfilate dei maggiori stilisti del mondo.
Anzi, dovrebbe essere il momento culminante, con tutti i riflettori accesi, su un pezzo di economia senese e toscana, che ha dimostrato di saper affrontare e vincere non poche difficoltà a livello internazionale e che si è a questo punto temprata per affrontare i grandi mercati internazionali.

nobile-montepulciano

I quattro appuntamenti sono riservati agli operatori del settore, come è anche giusto quando si devono fare affari concreti e duraturi, ma proprio quest’anno 2016 potrebbe aprire una fase nuova, capace di durare undici mesi e – questa sì – aperta al grande pubblico degli appassionati di vino e degli eno-turisti, che sono ormai milioni in tutto il mondo ed adorano la Toscana e le Terre di Siena.

68982_10151267716796771_1971736977_n1

Sono infatti 50 anni esatti da quando la Vernaccia di San Gimignano fu il primo vino italiano a poter scrivere Doc (Denominazione di origine controllata) in etichetta: una sigla che da allora è entrata nel linguaggio comune a testimoniare un prodotto che sa coniugare la qualità ed il suo stretto legame con il territorio in cui viene prodotto in maniera esclusiva.

vernaccia-san-gimignano

E sono anche 300 anni dalla fatidica data del 24 settembre del 1716 quando un bando firmato dal Granduca Cosimo III dei Medici stabiliva il confine del territorio entro cui doveva essere prodotto il vino che volesse fregiarsi del nome di Chianti Classico.

Come ha detto Violante Gardini, presidente del Movimento del Turismo del Vino della Toscana: “per gli italiani il turismo del vino è fatto di gite di prossimità, spesso entro i 100 chilometri che, in Toscana, si concentrano nelle località e nelle denominazioni più note, con un nuovo stile di fare enoturismo più diffuso e meno elitario di un tempo, che non riguarda più solo gli appassionati”.

Ecco: in attesa del Vinitaly di Verona (10-13 aprile) dove oltre 100 saranno le aziende vinicole della provincia di Siena presenti, sarebbe un’occasione ghiotta, sotto tutti i punti di vista, iniziare a conoscere da vicino queste magnifiche espressioni della nostra qualità. Di territorio e di vita.

Roberto Guiggiani