Vita a Sei Zampe – Gelo killer per gli animali: la Coldiretti lancia l’allarme

Centinaia di animali tra mucche, pecore, cavalli, conigli e polli sono morti, feriti o dispersi a causa del maltempo che ha provocato crolli di stalle e capannoni; un milione, invece, rischia di rimanere senz’acqua e cibo per le difficoltà di garantire l’approvvigionamento dei mangimi sulle strade e per i danni provocati dal gelo alle condutture che portano l’acqua agli abbeveratoi.

E’ la Coldiretti a lanciare l’allarme sulle strage che il maltempo ha provocato negli allevamenti italiani localizzati soprattutto nelle campagne delle regioni interessate dall’ondata di freddo dove, l’accumularsi della neve sui tetti delle strutture, ha provocato decine di crolli; freddo che ha anche provocato numerosi aborti tra le pecore. La neve, sottolinea la Coldiretti, sta ostacolando le operazioni di soccorso degli animali rimasti privi di ricovero, ma anche le consegne dei mangimi, mentre chi è riuscito a raggiungere gli allevamenti in molti casi non può consegnare il latte munto.

Per salvare gli animali in pericolo sono intervenuti la Forestale e la Protezione civile, ma per pulire le strade secondarie si sono mobilitati anche molti agricoltori della Coldiretti con trattori utilizzati come spalaneve e spandiconcime adattati per la distribuzione del sale contro il gelo.

Il maltempo sta colpendo pure le galline. Perché, causa gelo, fanno
fatica a fare le uova. E’ un’altra delle emergenze che ora dopo ora si
concretizzano per via della morsa del gelo che non vuole saperne di
abbandonare l’Italia e che sta mettendo in ginocchio il centro sud
della penisola. L’allarme uova arriva dalla Toscana dove la Coldiretti
locale sta monitorando le aree più critiche della Regione.
L’associazione sottolinea che in queste aree, e in maniera particolare
nella zona del Mugello, gli allevamenti avicoli a terra stanno
registrando un calo progressivo nella produzione di uova intorno al
10%-20% rispetto alla settimana precedente all’ondata di freddo
polare. Insomma, per la Coldiretti, il freddo sta “stressando” le
galline che di conseguenza non ce la fanno a fare le uova. Cosa che
sta creando non pochi guai, soprattutto economici, agli allevatori
soprattutto per gli extra necessari a riscaldare gli ambienti che
ospitano le galline.  L’unica salvezza è avere tante galline, ovvero
la densità degli allevamenti. Man mano che questa aumenta, spiega la
sigla degli agricoltori,  “rallentano anche gli effetti del freddo:
gli animali stanno vicino l’un l’altro e riescono a sopportare bene
l’abbassamento delle temperature. A soffrire di più sono i piccoli
allevamenti”.

UCCELLINI: è opportuno esporre sui balconi delle piccole mangiatoie (ne esistono già pronte), che siano ben visibili e contenenti piccoli pezzettini di grasso e carne avanzata, croste di formaggio, briciole di dolci, frutta fresca e secca e miscele di semi. Attenzione però, le mangiatoie vanno messe in zona non raggiungibile dai gatti.
Da tenere presente che con il freddo eccezionale di questi giorni, senza aiuti, più della metà passeri, merli, fringuelli, pettirossi, storni e cinciallegre, non sopravvive al gelo e alla mancanza di cibo.

GATTI E  CANI RANDAGI: Anche in questo caso è opportuno mettere le ciotole del cibo secco e umido in una zona riparata.Stare attenti a non mettere nelle ciotole  i croccantini che con l’ umidità rischiano di rovinarsi, e anche la pappa umida potrebbe anche congelare.
E’ necessario cambiare il cibo due volte al giorno e lasciare in luogo riparato anche la ciotola dell’acqua fresca. Importante anche mettere a terra delle coperte in modo che cani e gatti possano trovare un pò di riparo specialmente nelle zone più fredde.

ALTRI ANIMALI SELVATICI: E’ indispensabile seguire i consigli del Corpo Forestale dello Stato, e prima di prendere qualsiasi iniziativa rivolgersi al numero telefonico 1515.