Vigni (Pd): “La cultura gay patrimonio di tutti per la sfida di Siena capitale europea 2019”

In questi giorni Siena è al centro di un importante appuntamento, la Settimana contro l’omofobia, “Homophobic is not logic – Perché l’amore tra uguali non è così diverso”, con una serie di iniziative in programma fino alla prossima settimana. Sono convinto che una città come la nostra, ricca di tradizioni e di partecipazione democratica alla vita sociale, debba avere un ruolo di primo piano a livello nazionale per sottoporre all’attenzione di tutti il tema dei diritti e delle libertà individuali. Una città che guarda al futuro, che si candida con convinzione al ruolo di capitale europea della cultura per il 2019, non può non porsi all’avanguardia in questa battaglia civile.

 

Con la mia candidatura a consigliere comunale nella lista del PD, e poi se sarò eletto, vorrei fare in modo che le istanze della comunità lesbica, gay, bisessuale, transessuale e ‘queer’ intersessuale trovino cittadinanza all’interno della casa comunale, nella convinzione che possano dare un valore aggiunto all’azione di governo cittadino.

 

Leggo dal programma senese della Settimana contro l’omofobia una serie di iniziative che vanno dalla presentazione di libri alla proiezione di film, ad eventi sportivi in collaborazione con il Siena Rugby 2000. È la dimostrazione di come è possibile con la buona volontà superare differenze e discriminazioni. Apprezzo molto l’impegno della Provincia e dell’Arci provinciale per la collaborazione ed il patrocinio delle iniziative. Ma devo anche esprimere la mia amarezza per l’assenza, fra i soggetti patrocinanti, del Comune di Siena che, causa commissariamento, non ha potuto collaborare con un’iniziativa così importante.

 

Sono certo che Bruno Valentini abbia tutte le capacità e la sensibilità affinché Siena possa recuperare il tempo perduto e si ponga al centro di un progetto che la faccia diventare punto di riferimento nazionale su queste tematiche. Penso che proprio in funzione della candidatura a capitale europea della cultura la nostra città possa, nei prossimi anni, ospitare anche un’edizione del Gay Pride che, oltre ad avere un significato intrinseco, rappresenta un’occasione concreta di rilancio economico e turistico del nostro territorio.

 

Confido che questa proposta, e in generale tutte le iniziative promosse dalla comunità omosessuale, possano essere supportate dal consenso più ampio possibile da parte delle forze politiche del territorio. Spiace a questo proposito dover sottolineare come il movimento Fratelli d’Italia abbia, nelle scorse settimane, presentato una mozione che invitava il Consiglio provinciale a “prendere le distanze” dalla rete Siena Friendly, ovvero una rete di attività commerciali ‘gay friendly’ recentemente costituitasi nella nostra provincia. Spero che i cittadini senesi, con il proprio voto, vogliano stigmatizzare il comportamento di quelle forze politiche che sembrano vivere ancora nel Medioevo e che, assumendo posizioni bigotte e oscurantiste, pensano – io credo erroneamente – di trovare consenso in una comunità, come quella senese, di mentalità ben più aperta ed evoluta rispetto a quella di coloro che speso si candidano a rappresentarla nelle istituzioni.

 

Voglio infine esprimere la mia soddisfazione per le parole del neo ministro all’integrazione, Cécile Kyenge, che ha ribadito che chi nasce in Italia è cittadino italiano, senza se e senza ma. Dev’essere fatta al più presto una legge che regolamenti questa materia, così come va soppresso quanto prima il reato di clandestinità. Una società civile ed aperta deve sapere accogliere ed integrare tutti, nel rispetto delle proprie tradizioni. Siena lavora a questo da tempo ma non è ancora abbastanza: dobbiamo fare molto di più e, se sarò eletto, farò di questo messaggio di solidarietà e di modernità una bandiera da sventolare nelle istituzioni cittadine.

 

Simone Vigni

Candidato PD in Consiglio comunale