Vigni: ‘Ballottaggio, Valentini per vincere riunisca Pd e centrosinistra. Siena condanni le parole di Grillo’

Simone Vigni

“Le vergognose offese ai senesi di Beppe Grillo, protagonista a Siena e nel Paese di una rovinosa disfatta elettorale, vanno condannate da tutti come l’ennesimo oltraggio alla città. Esprimo la mia vicinanza a chi, a causa di questa rozzezza, ha sofferto per il ravvivarsi di una tragedia che lo ha privato di un affetto”. Simone Vigni, neo-eletto consigliere comunale del Partito democratico, interviene all’indomani del risultato delle amministrative. “Le parole del comico genovese – prosegue Vigni – devono poi far riflettere chi in questi mesi, soprattutto nel Pd e nel centrosinistra, si è abbandonato alla logica dell’invettiva e dell’insulto con l’illusione di prendere qualche voto in più, che poi puntualmente non è arrivato. Il 40 per cento del centrosinistra è infatti un risultato al di sotto delle aspettative, a maggior ragione perché non c’è stato quello sfondamento grillino che qualcuno, nel Pd nazionale, aveva previsto o auspicato”.


Il fallimento del Pdl e la sconfitta dei falsi innovatori. 
“L’altro dato che emerge dal voto è che le liste civiche e quel che resta del Pdl non sono in grado di governare Siena. La campagna elettorale ha dimostrato che nemmeno di fronte a un passaggio così difficile per la città si è formata una classe dirigente alternativa al centrosinistra. E che non basta nemmeno avere un candidato sindaco come Neri, cui va riconosciuto di aver fatto una campagna elettorale dignitosa. Il Pd rimane l’architrave sul quale poggiare sia la vittoria di Valentini al ballottaggio, sia successivamente la qualità e la stabilità della nuova amministrazione. Di ciò si dovranno convincere i falsi innovatori del movimento 5stelle, ma anche quanti, all’interno della lista Confronti-Siena Cambia, hanno cercato di attrarre consenso speculando sul momento più difficile per Siena, e provando a sottrarsi dall’essere sempre stati nella classe dirigente cittadina, come beneficiari di nomine politiche e relativi compensi”.

 

Proseguire nel rinnovamento iniziato dalla giunta Ceccuzzi-Mugnaioli. “Il rinnovamento è iniziato un anno fa con la giunta Ceccuzzi-Mugnaioli che ha impresso una svolta vitale al Monte dei Paschi, ha salvato il bilancio del Comune dal dissesto, ha liberato Le Scotte dalla morsa della politica e del familismo, ha avviato numerosi progetti che il nuovo sindaco dovrà riprendere già nei primi cento giorni, come la Fondazione per il rilancio del Santa Maria della Scala e la revisione del regolamento urbanistico. Il voto al Pd, e il successo personale di molto candidati, non sono espressione di un solidarismo interno al partito, ma un preciso giudizio politico degli elettori su chi rappresenta il rinnovamento, su chi potrà realmente tutelare Siena. La tenuta del Pd è merito infine di quei volontari che, nel territorio, sanno coniugare la cura dei quartieri con l’iniziativa politica, svolgendo una funzione pubblica apprezzata dai cittadini”.

 

Per vincere al ballottaggio Valentini si liberi dai condizionamenti. “Spetta ora a Bruno Valentini la responsabiltà di riunire il Pd e il centrosinistra, liberandosi dei condizionamenti e riconoscendo che è questa la realtà che ha toccato con mano in campagna elettorale. La valutazione sugli apparentamenti va fatta in piena trasparenza di fronte ai cittadini e sopratutto sulla base delle idee per la città. I margini sono molto stretti ed è quasi impossibile ricucire, in pochi giorni, i fili spezzati nei mesi passati. La nostra valutazione è che l’unico programma compatibile con la nostra coalizione sia quello di Siena Futura, una lista civica chiaramente di centrosinistra, di solida ispirazione riformista e socialista, l’unica ad esprimere una continuità di risultati nella rappresentanza di quell’area”.

 

Solidarietà a Carli e Guicciardini per gli attacchi subiti. “Colgo infine l’occasione – conclude Vigni – per esprimere la mia solidarietà personale e politica a Giulio Carli e Niccolò Guicciardini, ancora una volta presi di mira da un’associazione che si richiama al Pd impropriamente, visto che i suoi esponenti di punta non hanno rinnovato la tessera per il 2012, anche se continuano a riscuotere laute indennità a carico dei contribuenti con la copertura politica del segretario regionale del Pd”.