Valentini: “Un nuovo inizio per il rilancio economico di Siena”

Bruno Valentini, candidato sindaco del centrosinistra ha incontrato i vertici dell’Associazione Industriali della provincia di Siena per rispondere alle proposte degli imprenditori senesi presentate a tutti i candidati alle elezioni a Sindaco. Il confronto sulle idee per uscire dalla crisi si è svolto presso la sede dell’Associazione in via dei Rossi.

 

“Qualsiasi possibilità di un “nuovo inizio” per il rilancio economico di Siena non potrà che passare dalla salvaguardia delle imprese esistenti, dalla creazione e dall’attrazione di nuove”, ha detto Valentini nell’incontro. “Ciò vale – ha continuato- sia nella dimensione strettamente comunale sia nel progetto della “Grande Siena” da centomila abitanti, che dovrà essere protagonista nell’area della Toscana meridionale all’indomani della probabile soppressione delle Province”.

 

“Non basterà, dunque, l’importante ruolo svolto dal settore commerciale, che pure dovrà essere anch’esso incoraggiato e riqualificato, perché per sostenere i consumi sarà necessario produrre nuova ricchezza”.

 

“Per questo, e accolgo pienamente la richiesta di Confindustria Siena, servono una semplificazione delle procedure burocratiche e normative, risposte certe e veloci e istituzioni pubbliche e private – ha continuato il candidato del Centrosinistra – che riconquistino piena autorevolezza con una nuova classe dirigente non compromessa con gli errori e le inadeguatezze del passato per operare scelte di programmazione in grado di favorire la crescita economica ed occupazionale, favorendo l’accesso al credito bancario, senza alcun assistenzialismo”.

 

Sia il Presidente che il Direttore dell’Associazione Industriali della provincia di Siena, hanno illustrato le proposte programmatiche degli Associati sui temi dell’Amministrazione Pubblica, della semplificazione, della pianificazione dello sviluppo territoriale in una prospettiva di lungo periodo. Misure che vanno dal sostegno al settore dell’edilizia messo a dura prova dalla crisi e dalla stretta creditizia, alla rete info-infrastrutturale, all’economia del futuro (green economy e scienze della vita), a Università, cultura e turismo come chiavi di volta per un recupero economico rapido e duraturo soprattutto se correlato ad una capacità promozionale oggi ancora insufficiente.

 

“Se non si riesce – ha concluso Bruno Valentini – a difendere e rafforzare immagine e ruolo delle istituzioni cittadine, se non si recupera l’autorevolezza perduta, se non si reagisce contro la denigrazione eccessiva della nostra città, gli imprenditori non troveranno un clima favorevole, perchè inchieste giudiziarie e processi devono andare avanti, ma va restituita certezza a chi vuole investire. Vogliamo dimostrare a tutta l’Italia che siamo in grado di salvaguardare ciò che resta della Fondazione MPS e che il rapporto tra Banca MPS e territorio può essere solido senza debordare più verso una gestione clientelare ed inefficiente. Una volta salvate le imprese, potremo dare futuro e dignità al lavoro, contrastare la precarizzazione e difendere l’occupazione femminile messa a rischio dalla crisi”.