Valentini: ‘Stiamo con difficoltà raccogliendo le firme per la mia candidatura’

Bruno Valentini

«Da pochi minuti la Direzione provinciale del PD senese ha approvato l’elenco dei candidati che parteciperanno alle primarie del 30 dicembre. Nonostante il periodo natalizio, spero che siano molto partecipate anche per premiare la coraggiosa scelta del Partito Democratico di spostare una buona parte (non tutta, perché una fetta di proposte se li è riservata il vertice nazionale) dei nomi da selezionare sugli elettori. Non lo farà nessun altro partito (tranne SEL e la farsa della messaggistica su Internet adottata dal Movimento 5 Stelle) e questo marca la differenza».

Bruno Valentini commenta la scelta delle candidature alle primarie per il parlamento e chiede coerenza per le primarie per la scelta del sindaco di Siena per le quali sta raccogliendo l’adesione dei membri dell’assemblea comunale.

«È accaduto però che le nuove candidature presentate non avessero la dotazione di 500 firme sufficienti per metterle in votazione, ai sensi del regolamento vigente. Insomma, le firme erano troppo poche. Una deroga poteva essere concessa dalla Direzione Regionale (ed anche quella sarebbe stata insufficiente per alcune proposte) che però non l’ha autorizzata. Abbiamo deciso tutti insieme di assumerci la responsabilità di andare avanti ugualmente, assumendo un vero e proprio atto politico, seppur non aderente alle regole approvate da tempo».

«Abbiamo, secondo me, fatto bene perché il tempo per raccogliere le firme era davvero poco e soprattutto perché le primarie sono un bene assoluto, un fattore insieme di partecipazione democratica oltre che un vantaggio comunicativo, verso la gente. Ma una domanda mi sorge spontanea? Perché pur di garantire lo svolgimento delle primarie per i parlamentari si fa (me consenziente) uno strappo alle regole e nella città di Siena si mettono i bastoni fra le ruote a chi vuole partecipare rispettando tutte le regole già stabilite ma chiedendo solo uno slittamento dei tempi, in modo da andare oltre il periodo natalizio? In questo momento noi stiamo telefonando ai membri dell’assemblea comunale del PD di Siena per ottenere le 46 fatidiche firme, visto che è stata rifiutata la nostra richiesta di prorogare il tempo per poter raccogliere 1500 firme di cittadini. Molte di quelle firme sono già sotto la candidatura di Ceccuzzi, anche se Franco aveva detto di candidarsi fuori dal PD».

«Ci è stata rifiutata la consegna dell’elenco degli iscritti e possiamo solo consultarlo la mattina della vigilia di Natale e perciò stiamo contattando uno ad uno i membri dell’assemblea comunale checi hanno precisato non aver ancora firmato per Franco Ceccuzzi. Non è così facile come dicevano, perché chi è in vacanza, chi è all’ospedale, chi deve rifletterci. Poi ci sono i membri dell’assemblea che in qualche modo fanno riferimento alla stessa area politica dei famosi 8 consiglieri comunali dissidenti: lo chiediamo anche a loro? Mica verremmo accusati di “connivenza col nemico ”? Tornando al punto, spero davvero che il PD provinciale e quello comunale abbiano la medesima cultura del diritto alla partecipazione, garantendo nei fatti che la stessa positiva disponibilità per le primarie per il Parlamento ci sia anche per il Sindaco di Siena. Oppure quest’ultimo ruolo è fuori da ogni possibilità di contendibilità effettiva? Manca un giorno a Natale, e se entro domani dovessimo riscontrare ancora difficoltà a raccogliere quelle 46 firme che erano state descritte (non a noi, ma all’opinione pubblica) quasi come frutti da cogliere dall’albero, prenderemo atto dell’impossibilità a partecipare alla partita per impraticabilità del campo. E l’arbitro fischierà la fine anticipata».