Valentini (Siena Cambia): “Questa incertezza fa male alla città, al PD ed al centrosinistra”

Bruno Valentini

A 25 giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste per le elezioni comunali di Siena, il PD non ha ancora proposto il proprio candidato né sono state indette le primarie. Questa incertezza fa male alla città, al PD ed al centrosinistra.
Lo scorso 25 Marzo, in coincidenza con il Capodanno senese, abbiamo depositato presso tutti gli organismi del partito (dal nazionale al comunale), compresi quelli di garanzia, la richiesta formale di indizione delle primarie accompagnate dalle firme necessarie dei componenti dell’Assemblea comunale a sostegno della candidatura di Bruno Valentini.

Non abbiamo avuto ancora risposta e le primarie non sono state convocate, diversamente da quanto previsto dallo Statuto Nazionale, e ciò evidenzia l’inadeguatezza del vertice del PD comunale che dovrà inevitabilmente e rapidamente essere sostituito procedendo alla immediata convocazione delle primarie per la scelta del candidato a Sindaco, unica decisione politica adeguata per ricostruire fiducia e sintonia del partito con la sua città. Questo stallo decisionale è voluto, divide il Partito Democratico e produce la liquefazione della coalizione possibile, come si è letto nell’importante documento congiunto di SEL e Riformisti e nella autonoma discesa in campo del movimento Siena Futura. L’ultima convocazione dell’Assemblea comunale del PD risale ad ottobre del 2012.

Questa estenuante consultazione interna al PD sta disorientando tutti e soprattutto dà la sensazione che invece che mettere a disposizione dei cittadini la possibilità di scegliere insieme il miglior candidato, si preferisca il metodo della designazione interna che invece è tipico del centrodestra. Non chiediamo di fare le scelte in diretta TV, come hanno demagogicamente chiesto a Bersani i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, ma a noi la democrazia piace allargata. Gli iscritti al PD di Siena Cambia, assieme ad altre donne ed uomini progressisti senesi, credono nel bisogno di rinnovamento e di superamento di sbagli inauditi che sono alla base dei molti disastri abbattutisi sulla maggior parte delle istituzioni pubbliche e private della nostra città, che ne segneranno per sempre ed in peggio la storia.

L’aspra dialettica politica degli ultimi mesi ha lasciato qualche strascico, ma noi guardiamo alle primarie proprio come strumento per ricomporre le divisioni e convergere, senza falsi unanimismi, su un progetto comune, al quale ci adegueremmo in modo pieno e convinto chiunque sarà il vincitore delle primarie, perché la nostra massima aspirazione è quella di offrire alla città un PD più forte di quello indebolito dalle ultime vicende. E’ proprio perché vogliamo bene al PD, al suo spirito originario di partito popolare e democratico, aperto ed inclusivo, che non possiamo consentire il protrarsi di questa indeterminatezza che spiana la strada a chi riteniamo inadeguato a governare. La mancanza di un punto di riferimento nel candidato sindaco, rende la situazione più confusa e più difficile affrontare le situazioni di crisi. Condividiamo le sincere preoccupazioni per non acuire le divisioni interne al PD ed alla società senese, ma esclusivamente una convinta e trasparente convergenza su una proposta veramente alta e non coinvolta nella controversa storia recente può essere migliore del ricorso a primarie, realmente competitive, aperte e partecipate. Non dobbiamo avere paura.

 

Gli iscritti al PD dell’associazione Siena Cambia