Valentini: “Grillo non parlerà di Siena ma contro Siena e senza contraddittorio”

Beppe Grillo

Domani Beppe Grillo sarà a Siena per fare un comizio. Come sempre, senza contraddittorio. Avevo provato a chiedergli un confronto. Nel modo che preferiva: in TV, sul palco, in streaming, insomma a piacimento. Invece tornerà alla Lizza da solo, osannato acriticamente dai suoi fans, per strumentalizzare le vicende senesi per un proprio disegno elettoralistico, con totale indifferenza alle sorti della città e della principale azienda toscana.

 

E’ proprio questo uso demagogico della nostra città, dei nostri problemi, degli sbagli enormi commessi dalla vecchia classe dirigente che io ho criticato e sfidato, che proprio non riesco ad accettare. Capisco che per fare notizia la si butti in caciara, che si parli male di Siena ma denigrarla con toni catastrofici a caccia del facile applauso anticasta no, proprio no.

 

Pretendiamo rispetto per chi qui vive, si impegna per cercare di ripartire, per usare le leve di un patrimonio sociale e culturale straordinario.

 

Noi sappiamo quanto Grillo ed anzi meglio di lui che su Monte dei Paschi e Fondazione sono stati commessi clamorosi errori e quasi certamente anche reati, che meritano di essere puniti severamente, perché hanno procurato danni economici e di immagine incalcolabili.

 

Comportamenti spregiudicati, azzardati, fraudolenti, che grazie anche alla inadeguata vigilanza di Tesoro, Consob, Banca d’Italia, società di revisione e certificazione, collegi sindacali, ecc. hanno impoverito la città e tutto il territorio. Quando Mussari fu eletto presidente dell’ABI, ebbe il placet di tutte le banche e se si pensa che l’acquisto di Antonveneta sia uno scandalo di sinistra piuttosto che uno scandalo di sistema, non ne eviteremo mai un altro.

 

Grillo, però, non parlerà di Siena ma contro Siena. Speriamo che non confonda ancora il prestito concesso dal Governo a MPS, a tassi molto redditizi per lo Stato, con un regalo. Certamente ripeterà la litania della banca in stato pre-fallimentare, da nazionalizzare, cosa che decreterebbe di fatto l’annullamento del patrimonio della Fondazione e del suo ruolo futuro; Così si mina la credibilità di MPS presso i clienti che invece sta nettamente recuperando e ci si infischi del lavoro di migliaia di dipendenti.

 

Non mi sono nemmeno dimenticato di quando Grillo insinuò sospetti gratuiti sul suicidio di David Rossi (“lo hanno buttato?”). Puro sciacallaggio mediatico contro una tragedia personale, senza il minimo rispetto per i familiari di Rossi. L’uso dei drammi umani per farsi pubblicità con frasi ad effetto, proprio non l’accetto. Spero che il Movimento 5 Stelle, almeno qui a Siena, non si confermi come il partito personale di Beppe Grillo, nel quale il leader pretende fedeltà assoluta e acritica. Questa volta Pinassi e i suoi hanno l’occasione per dimostrare se tengono di più alla denigrazione della propria città o alla sua ricostruzione.

 

Apprezzo i movimenti che vengono dal basso perché sono la cura contro la cattiva politica della degenerazione dei partiti e non condivido l’iniziativa parlamentare di imbavagliarli con regole astruse. Spero sinceramente che i “grillini” contribuiscano a svecchiare la politica, perché condivido il bisogno di rinnovamento che ho interpretato con la sfida delle primarie e che attuerò con un forte ricambio nella squadra di governo e nel modo trasparente ed apartitico di selezionare donne ed uomini per ogni incarico.

 

Oggi, però, la testa di questo movimento ha preso una deriva sprezzante, offensiva, arrogante, troppo schiacciata su un uomo solo al comando, prendendosela perfino con la giornalista di Report, Milena Gabanelli, solo perché ha chiesto dove vanno i soldi della pubblicità sul blog di Beppe Grillo. Prima osannata ed ora traditrice. Grillo ha risposto che quei soldi non vanno al movimento ed allora in quali tasche vanno?

 

La Gabanelli non può essere buona per la presidenza della Repubblica quando fa le inchieste sul Monte dei Paschi e diventare un sicario dei partiti tradizionali quando chiede dove vanno i soldi del blog. Io non ho e non ho mai avuto paura di rispondere ad interrogativi scomodi, sul Pd e sul Monte dei Paschi e mi batterò affinchè Banca MPS rimanga viva, autonoma e sia una banca migliore, senza ingerenza della politica, indirizzata da una Fondazione forte ed autorevole, come non è più quella attuale, che invito ad astenersi da ogni decisione rilevante fino al suo totale rinnovo.

 

Bruno Valentini

Candidato sindaco del centrosinistra