Valdelsa. No alla chiusura del Tribunale, i sindaci scrivono al Ministro della Giustizia

lucia coccheri

lucia coccheri“Il Tribunale di Poggibonsi rappresenta una ricchezza per il tessuto amministrativo, sociale ed economico del territorio, occupandosi di procedimenti penali e civili con assoluta competenza nel rispetto dei tempi previsti dai parametri europei”. Questo si legge nella lettera che i sindaci di Poggibonsi, Lucia Coccheri, di Colle di val d’Elsa, Paolo Brogioni, di San Gimignano, Giacomo Bassi, e di Casole d’Elsa, Piero Pii, hanno scritto al Ministero della Giustizia per chiedere a nome di tutte le Istituzioni, delle forze economiche e sociali e della cittadinanza di mantenere la sezione distaccata di Poggibonsi del Tribunale di Siena e dell’ufficio del Giudice di Pace.

“Siamo assolutamente contrari – dice Coccheri – alla soppressione del Tribunale che avrebbe gravi ripercussioni sull’amministrazione della Giustizia in tutta la provincia di Siena. La sede distaccata di Poggibonsi ha una importanza strategica per tutta la comunità valdelsana con una mole crescente di attività negli anni, tanto da rendere necessario un suo potenziamento e non certo una sua chiusura. Il suo trasferimento porterà ad un aumento dei tempi e dei costi con ricadute negative per le imprese e per i cittadini che dovranno subire gravi disagi anche per espletare semplici adempimenti. Per questo abbiamo scritto al Ministro e per questo ci uniamo alla mobilitazione del Circolo giuridico della Valdelsa”.

La competenza del Tribunale di Poggibonsi comprende infatti i quattro Comuni di Poggibonsi, San Gimignano, Colle di val d’Elsa e Casole d’Elsa, per un totale di quasi 63mila abitanti che rappresentano un quarto della popolazione della provincia di Siena. Nell’area operano inoltre 3500 piccole e medie imprese che riversano in questa sede giudiziaria una complessità e una quantità rilevante di affari civili e penali che sono aumentate in modo rilevante negli anni. Tanto per fare alcuni esempi per quanto riguarda il solo contenzioso civile del Tribunale sono oltre 850 i procedimenti trattati nel 2010 e altrettanti quelli iscritti nel 2011 mentre i procedimenti di volontaria giurisdizione quali tutele, amministrazioni di sostegno, atti notori eccetera sono passati dai 395 trattati nel 2010 ai 517 iscritti nel 2011. Una mole di lavoro che si svolge in un immobile moderno e funzionale con l’ausilio di cinque persone, ovvero un dipendente ogni 12590 abitanti circa, e due magistrati, ovvero uno ogni 31474 abitanti circa.

A questa attività si aggiunge quella dell’ufficio del Giudice di Pace, con circa 300 cause trattate negli ultimi due anni, e poi oltre 600 decreti ingiuntivi, oltre 900 atti non contenziosi, 1700 iscrizioni di provvedimenti di natura civilistica e 60 di natura penalistica avvenute ogni anno a partire dal 2007.

“Ribadiamo quindi – chiude Coccheri – la nostra contrarietà. La sede distaccata del Tribunale va salvaguardata e non può essere affossata nel nome di una politica che fa bene a tagliare gli sprechi e le inefficienze ma che in questo caso otterrebbe l’effetto contrario”.