Università di Siena: presentati i risultati della sperimentazione “Robot e anziani: quale futuro possibile?”

Prof. Marti

Può un robot aiutare nella riabilitazione e nella stimolazione delle persone anziane?
Sono stati presentati ieri, 26 novembre, i primi risultati ottenuti da una sperimentazione del Laboratorio di robotica e tecnologie per l’apprendimento dell’Università di Siena presso il complesso residenziale socio sanitario per anziani “Le Ville di Porta Romana” sull’uso della robotica a supporto dei processi di narrazione.
La sperimentazione ha riguardato l’utilizzo della foca robotica Paro con soggetti anziani con disabilità cognitive e difficoltà socio relazionali.
Paro è un robot a forma di cucciolo di foca progettato dall’Istituto Superiore di Scienza e Tecnologia (AIST) di Tsukuba, in Giappone.  E’ ricoperto da una soffice pelliccia bianca, piacevole al tatto, sotto la quale è presente una complessa rete di sensori, di luce, di suono e di pressione, e capace di reagire agli stimoli ambientali .
Paro risponde alle carezze e altri stimoli esterni spostando il suo corpo e la testa in modo coordinato, muovendo gli occhi ed emettendo suoni. Il robot è stato introdotto in Italia dalla professoressa Patrizia Marti e testato in diversi contesti terapeutici, come ospedali e istituti di riabilitazione. Sono stati condotti studi etnografici ed esperimenti per progettare e testare l’utilizzo del robot come trattamento non farmacologico per soggetti con disturbi relazionali.
Nello specifico il Laboratorio di robotica e tecnologie per l’apprendimento dell’Università di Siena, diretto dalla professoressa Patrizia Marti, ha condotto una sperimentazione di circa 2 mesi presso il Complesso Residenziale Socio Sanitario per anziani “Le Ville di Porta Romana”.
La sperimentazione ha avuto l’obiettivo di stimolare le competenze cognitive, emotive e sociali di anziani con disturbi legati alla demenza e alla capacità di relazione (isolamento, carenza di linguaggio verbale). L’attività proposta era di tipo narrativo: in presenza del robot, gli anziani erano stimolati a costruire e condividere storie .
I risultati ottenuti mostrano come il robot agisca da leva per la socialità, favorendo gli scambi tra pari. In particolare, gli ospiti coinvolti nella sperimentazione hanno mostrato una maggiore capacità e disponibilità all’interazione con gli altri e una condivisione del loro vissuto emotivo, attraverso la narrazione di storie.
Infatti, sia la loro capacità di verbalizzazione che di produzione di storie, ha avuto un incremento significativo, testimoniato dalla ricchezza dei contenuti prodotti e dalla ampiezza dei racconti. La presenza di Paro nelle sessioni ha consentito agli anziani di elaborare concetti complessi e di esternare  il proprio vissuto emotivo.
Il Laboratorio di Robotica e Tecnologie dell’Apprendimento è dotato di tecnologie software e hardware sia autonomamente prodotte che acquisite nell’ambito di iniziative open source o proprietarie di creazione di ambienti robotici. Il laboratorio è dotato inoltre di strumenti per l’osservazione dei comportamenti d’interazione.
L’incontro di presentazione è stato organizzato in collaborazione con la Società di Esecutori di Pie Disposizioni, in occasione della European Robotics Week 2013, settimana di eventi che si tengono in tutta Europa con l’obiettivo di informare il grande pubblico sull’importanza che la robotica ha ed avrà in futuro sulla società.