Uffici postali a rischio chiusura, istituzioni locali sul “piede di guerra”

Poste Italiane

Rimane alta la preoccupazione della Provincia di Siena e dei Comuni, coordinati dal primo cittadino di San Giovanni d’Asso, Michele Boscagli, sulla chiusura degli uffici postali di Poste Italiane Spa, di fatto solo rimandata a data da destinarsi. Dall’incontro di questa sera presso la sede della Provincia di Siena, gli amministratori presenti hanno ribadito la netta contrarietà al piano di riduzione degli uffici postali e condiviso una serie di iniziative da mettere in campo, a partire dalla verifica legale di ogni possibile azione a tutela del servizio verso i cittadini.

 

“Siamo pronti a percorrere ogni strada – afferma Michele Boscagli in nome dei sindaci presenti – per scongiurare la marginalizzazione sociale di alcuni territori che trovano negli uffici postali un servizio fondamentale. La posizione di Poste è inaccettabile nel merito e nel metodo e su questo fronte stiamo sollecitando, tramite Anci, Uncem e Upi, le istituzioni regionali affinché si facciano portatrici delle nostre preoccupazioni. Vista l’importanza di questa battaglia, che coinvolge non solo la provincia di Siena, ma tutta la regione, siamo pronti a farci promotori di una grande mobilitazione che coinvolga i cittadini, da organizzare sotto la sede centrale di Poste a Firenze, per far sentire la voce di tutta la Toscana contro un piano di riorganizzazione assolutamente non condivisibile”.

 

“Dai dati che ci sono pervenuti in questi giorni dalle amministrazioni comunali, relativi a 28 Comuni su 36 – aggiunge l’assessore provinciale Marco Macchietti – gli uffici postali a rischio chiusura in provincia di Siena sono una ventina, per un bacino di circa 12 mila abitanti. Almeno undici località dove hanno sede gli uffici periferici di Poste italiane spa, sempre sui dati parziali pervenuti, sono anche prive di sportelli bancari. Un dato che dà la misura di quanto possa essere dannoso, a livello di impatto sociale, la chiusura di un ufficio periferico per una piccola località; pensiamo soltanto alle difficoltà per gli anziani di ritritare la pensione. Per questo la Provincia, come sempre, sarà al fianco dei Comuni in tutte quelle iniziative che si vorranno intraprendere per scongiurare l’effetto delle decisioni assunte da Poste”.