Svelati il Boccione e lo Zipolo, ci si avvicina al Pigio

Ci siamo. Siamo in clima Pigio. Con la presentazione avvenuta ieri di Boccione e Zipolo, ha preso il via ufficialmente la manifestazione che si terrà a Poggibonsi e che vedrà il culmine il 5 e 6 ottobre. Alla presentazione ufficiale erano presenti i due artisti, Franco Giannini (Boccione) e Dante Gambassi (Zipolo) oltre, ovviamente al presidente dell’Associazione dei Rioni, Alessandro Chiti, tutti i capitani dei quartieri poggibonsesi, e il vicesindaco Angelo Minutella, oltre a Maria Pia Ancilli presidente dell’Anffas che ha inviato i suoi auguri e incoraggiamenti. Il Boccione come ha ricordato l’autore Franco Giannini, «richiama la storia di Poggibonsi, un filo rosso che la collega all’imperatore Arrigo VII, a Poggio Bonizio e ai simboli della sua attività industriale nel corso degli anni, come il vino e il vetro». Franco Giannini, poggibonsese, artista, specializzato in lavorazioni metalliche. 76 anni, Giannini vanta collaborazioni con artisti famosi e la realizzazione di numerose sculture e quadri. «Nel Boccione c’è tutto quello che è stato e quello che è l’artigianato artistico di Poggibonsi», racconta. «Il cestello di metallo del Boccione racconta la storia della città, delle officine meccaniche, delle impagliatrici di fiaschi, delle officine meccaniche». Per quanto riguarda la tecnica utilizzata, come un tutte le opere di Giannini, «c’è l’uso di tre metalli, che rappresentano le tre popolazioni del mondo, ferro, ottone e acciaio».

 

È stato, invece, realizzato da Dante Gambassi, 48 anni, artista poggibonsese, in prevalenza pittore, lo Zipolo, riconoscimento dato in premio al rione che ha meglio sfilato per le vie della città. «Quella per la pittura è una passione che ho sempre avuto, anche da piccino. Ho fatto anche l’Istituto d’Arte a Siena – spiega Gambassi – dipingere è una passione di famiglia».

 

E la passione per l’arte si apprezza in entrambe le realizzazioni, entrambe due vere opere d’arte. Giannini e Gambassi sono due affermate realtà del panorama artistico nazionale. Quest’anno i Rioni si aggiudicheranno un vero pezzo di storia dell’arte contemporanea.

 

Alessandro Chiti presidente dell’Associazione I Rioni che organizza il Pigio continua, dunque, a scandire le tappe di avvicinamento all’evento di ottobre che scalda gli animi e coinvolge l’intera città. «Mi fa molto piacere che quest’anno, per la prima volta, la manifestazione del Pigio accoglierà altre associazioni che fanno parte della rinnovata Pro Loco. Un segno questo di un forte cambiamento ed una connotazione di aggregazione volta al consolidamento e alla rivalorizzazione delle nostre tradizioni e della nostra cultura». «Quello di quest’anno è il Pigio della svolta – conclude – quello della ripartenza, della riappropriazione della consapevolezza. E anche il Boccione sposa in pieno questa nostra filosofia».

 

 

 

Lo scorso anno lo Zipolo venne vinto dal rione Borgaccio, mentre il Pigio andò a Chiesina. I Rioni che partecipano sono Borgaccio, capitano Sandro Borghesi, Centro, capitano Mirko Burresi, Chiesina, capitano Massimiliano Scaringi, Cimamori capitano Gianluca Ossigeno, Falco capitano Samuele Vagaggini, Orti, capitano Riccardo Fornai e Romituzzo capitano Tomas Trosino.