Susanna Cenni: ‘Buone disposizioni sull’Imu agricola, ma c’è ancora molto da fare’

onorevole del Pd Susanna Cenni

“Siamo sulla giusta strada, ma c’è ancora molto da fare per salvaguardare il mondo agricolo”. Con queste parole l’onorevole Susanna Cenni, parlamentare toscana del Partito democratico e membro della Commissione agricoltura, commenta le disposizioni sull’Imu agricola contenute nel decreto fiscale approvato ieri dalla Camera dei deputati.

 

“Con l’approvazione del decreto fiscale – continua Cenni – sono state prese alcune importanti decisioni per quanto riguarda l’applicazione dell’Imu nel mondo agricolo, ma rimangono ancora elementi di incertezza legati al completamento delle procedure di accatastamento, che si concluderanno solo il 30 novembre. Decisioni incoraggianti per le imprese agricole riguardano l’esenzione dall’imposta sui fabbricati rurali strumentali delle zone montane e la fissazione di un tetto massimo per il gettito fiscale, che ammonta a 244 milioni, di cui 135 derivanti dai fabbricati strumentali e 89 dai terreni. In questo modo abbiamo tentato di garantire l’equilibrio dei conti pubblici dando, allo stesso tempo, maggiore certezza, sostenibilità e gradualità dell’imposta in favore degli imprenditori agricoli”.

 

“Fissare un tetto per il recupero dell’Imu agricola – continua la parlamentare toscana – introduce alcuni elementi di tranquillità per l’intero comparto, le cui associazioni, spaventate, avevano stimato cifre enormi legate al pagamento dell’imposta. Dal prossimo anno, inoltre, dopo il pagamento della prima tranche, saranno disponibili in modo certo i dati degli accatastamenti, e sarà quindi possibile fare compensazioni ed eventualmente provvedere al ribasso delle aliquote nel rispetto del tetto fissato. Disposizioni importanti, dunque, che sono state rese possibile grazie all’impegno delle associazioni del mondo agricolo e delle istituzioni del nostro territorio, che non potevano accettare l’applicazione di un’imposta che rischiava di portare al collasso uno dei settori produttivi più importanti del nostro Paese”.

 

“Il Pd – continua Cenni – si è impegnato sia al Senato che alla Camera, per compiere un ulteriore passo in avanti, chiedendo l’introduzione della forfetizzazione, che purtroppo non è stata accolta dal Governo. Durante la seduta di ieri, però, abbiamo presentato un ordine del giorno, che impegna il Governo a valutare la possibilità di disporre anche in via anticipata, la rimodulazione della tassazione Imu sui fabbricati rurali ad uso strumentale e sui terreni agricoli. È necessario, inoltre, mantenere il controllo dell’andamento del gettito proveniente da questa prima tranche, per garantire che il carico fiscale che graverà effettivamente sul mondo agricolo non superi il tetto fissato. Sarebbe opportuno, infine, valutare la possibilità di prevedere termini più ampi per il pagamento dell’imposta nel 2012”.

 

“In questa difficile fase – conclude Cenni – non possiamo permetterci di gravare troppo sulle imprese agricole con tassazioni onerose e insostenibili, che porterebbero al collasso molte aziende di questo importante settore economico italiano”.