Siena città capofila nella Giornata della cultura ebraica

Siena capitale italiana della dodicesima edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica dedicata quest’anno al tema “Ebr@ismo 2.0: dal Talmud a Internet”. Domenica 4 settembre la città toscana, capofila delle 62 località italiane, ospiterà, a partire dalle ore 10, una lunga serie di eventi in occasione della manifestazione. Parola chiave “porte aperte”: ad accogliere tutti coloro che vogliono saperne di più di un popolo e di una cultura parte integrante della storia d’Italia da oltre duemila anni e a Siena presente da oltre sette secoli.

Per l’intera giornata in programma spettacoli teatrali con nomi del calibro di Haim Baharier, Eugenio De’ Giorgi, il giornalista David Parenzo che animerà il theater talk con ospiti quali Moni Ovadia e Klaus Davi. E poi ancora, mostre, conferenze, percorsi enogastronomici e isole digitali interattive allestite in piazza del Mercato, subito dietro la celebre piazza del Campo. Porte aperte anche nella Sinagoga, con la possibilità di una visita con l’ausilio di guide esperte.

Gli spettacoli teatrali – A fare da prologo alla Giornata Europea della Cultura Ebraica a Siena lo spettacolo “Il Padre è…terno” trilogia biblica con Eugenio De’ Giorgi (sabato 3 settembre, ore 21.15, piazza del Mercato). Il camaleontico affabulatore Eugenio De’ Giorgi si cimenterà, con i testi di Haim Baharier e la collaborazione di Alberto Ungari e la regia di Stefano Simone Pintor, sul tema della misura dell’incommensurabile nel rapporto tra Creatura e Creatore.

Domenica 4 settembre (ore 16) sipario alzato su “Ridere per ridere: racconti, barzellette e umorismo ebraico da Abramo al web! La risata corre nella rete”, un Theater Talk condotto dal giornalista David Parenzo che avrà ospiti il vignettista e autore televisivo Massimo Caviglia, il massmediologo Klaus Davi, l’attore Moni Ovadia, l’editore Daniel Vogelmann. E un rabbino a sorpresa.

L’epilogo della Giornata (ore 18) è affidato ad uno dei maestri dell’ermeneutica biblica e del pensiero ebraico, Haim Baharier terrà la sua lectio magistralis dal titolo “Il mondo che viene”, seguirà la conversazione con il giovane Tobia Zevi.

Isole digitali interattive – La piazza del Mercato si trasformerà in un mare di isole digitali dove il visitatore potrà fare un’esperienza virtuale alla scoperta della cultura ebraica. Curato da Giuseppe Burschtein, l’allestimento prevede sette postazioni con video sui diversi temi: “Subject: ebraismo” per monitorare in diretta il “sentiment” della rete attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale; “Jewish genealogy”, come ritrovare le proprie origini attraverso gli strumenti più avanzati di internet; “Una profonda tradizione ebraica”, visita video HD/3D ai luoghi dell’ebraismo toscano; “Note universali”, la musica ebraica dalla Sinagoga al Jewish rap; “L’accesso a un mondo”, i grandi portali della cultura e della tradizione ebraica; “Shtetl 2.0”, la nuova vita dello Yiddish. Un mondo riscoperto che la rete aiuta a crescere; “Fotogrammi Kasher”, l’ebraismo narrato dagli obiettivi di Flickr e Youtube.

Libri e sapori ebraici – Dalle ore 10 alle 19 sempre in piazza del Mercato un corner con i titoli dedicati alla storia e alle tradizioni ebraiche e la possibilità di conoscere gusti e sapori della cucina ebraica. In programma “Incontri e sapori Kasher” (a cura di Le bon ton catering), la degustazione e vendita di vini Kasher Terre di Seta delle aziende agricole Le Macie e Scopone e, infine, assaggi di dolci tipici a cura della Comunità Ebraica di Siena.

Info – La Giornata Europea della Cultura Ebraica gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministro per le Politiche Europee.

Il Tema del 2011 – “Ebr@ismo 2.0: dal Talmud a Internet” è il tema scelto ad unire idealmente i tanti eventi di questa edizione: uno spunto suggestivo, per parlare di ebraismo nell’epoca di internet e dei nuovi media, e delle sfide complesse e affascinanti del mondo contemporaneo e del futuro. Nella convinzione che una tradizione antica come quella ebraica possa dare alla società, oggi come ieri, un importante contributo spirituale, di valori, di contenuti.