Siena 2019: l’importanza degli incubatori di impresa e la visita dei rappresentanti di Tartu

Tartu

Accelerare la crescita del settore imprenditoriale, la formazione di business innovativo a basso rischio e creare occupazione giovanile sono questi gli obiettivi del TCCI “Tartu Center for Creative Industries”, progetto presentato ieri alla Camera di Commercio in occasione del meeting organizzato da Siena città Canditata a Capitale Europea della Cultura 2019.

Raul Oreshkin e Kulli Hansen, rispettivamente General Manager e Development Manager del TCCI hanno, infatti, raccontato la propria esperienza, la più avanzata in Europa, nel realizzare incubatori creativi  per sviluppare e migliorare l’economia culturale di una città.

<<Superare la crisi attraverso la cultura dell’innovazione – ha affermato la dottoressa Hansen -, attraverso il progetto TCCI la città di Tartu è riuscita a migliorare la propria difficile situazione economica, soprattutto dal punto di vista dell’occupazione giovanile>>.

Dal 2009, anno di apertura del primo edificio storico come incubatore, il progetto estone è riuscito a fornire i propri servizi ad un numero crescente di aziende, passando da 8 start up fino ad arrivare a 41. Non solo uno spazio fisico attraverso il recupero di edifici inutilizzati, ma un luogo di condivisione d’informazioni economiche e creative, in cui viene fornita anche una formazione professionale e una consulenza aziendale ad hoc.

Impressionanti i risultati portati dal TCCI, più del 5% delle nuove aziende sono nate nell’incubatore creando una rilevante occupazione giovanile.

Fra i campi di maggior successo quelli del design, dell’architettura, della moda e degli accessori, della videoproduzione, degli effetti speciali e del 3D, della musica, della letteratura, dei nuovi media, della sostenibilità ambientale, delle arti applicative e dei giochi finalizzati all’apprendimento.

Un successo garantito da un’attenta selezione da parte del TCCI delle aziende da incubare, ma anche dal percorso di collaborazione che parte dalla realizzazione di un business plan e continua con un percorso di formazione completo fino ad arrivare all’ultimo anno in cui l’azienda è pronta ad entrare nel mercato autonomamente.

Una realtà importante quella di Tartu, città universitaria come Siena nel quale la dimensione occupazionale giovanile è fra le problematiche più importanti. Un esempio da cui partire per sviluppare un progetto analogo anche nella nostra città e nella sua provincia.

Sono intervenuti all’incontro il professor Stefano Campana dell’Università degli Studi di Siena in rappresentanza del progetto Humus, che ha raccontato l’esperienza dello spin-off ATS, la Dottoressa Francesca Gallina presidente dello spin-off dell’Università per Stranieri Siena-Italtech e il Dottor Luca Mattesini di Polis (Polo per le Tecnologie dei beni culturali e della città sostenibile).

Alla riunione, introdotta dal Direttore di Candidatura Pier Luigi Sacco, erano presenti, oltre ai relatori senesi, il Dottor Gian Bruno Ravenni della Regione Toscana e il Dottor Ettore Carneide della Banca Monte dei Paschi di Siena.

Nella foto: da sinistra la Dottoressa Francesca Gallina dell’Università per Stranieri, Kulli Hansen Development Manager del TCCI,  Raul Oreshkin General Manager del TCCI, il  Direttore di Candidatura Pier Luigi Sacco, il Dottor Luca Mattesini di Polis e Stefano Campana dell’Università degli Studi di Siena