Si riunisce il Coordinamento regionale del Popolo della Libertà

Matteoli

A partire da stamani a Siena, presso l’Hotel Minerva, si sono riuniti – alla presenza del coordinatore regionale e del suo vicario, gli onorevoli Massimo Parisi e Riccardo Migliori – il Coordinamento regionale toscano del Pdl e i Coordinamenti provinciale e Comunale del Pdl di Siena.

 

Il Coordinamento regionale si è svolto al mattino. Vi hanno preso parte la maggioranza dei parlamentari del Pdl tra cui i senatori Altero Matteoli e Franco Mugnai e gli onorevoli Monica Faenzi, Riccardo Mazzoni, Gabriele Toccafondi oltre a molti consiglieri regionali tra i quali il capogruppo Alberto Magnolfi, il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Benedetti e la portavoce dell’opposizione Stefania Fuscagni.

 

Nel pomeriggio i lavori sono proseguiti con i Coordinamenti provinciale e comunale del Pdl di Siena che hanno approvato il seguente documento.

 

Siena sta vivendo il suo periodo storico peggiore, ben diverso da quello da cartolina “2.0” presentato dall’ex Sindaco Ceccuzzi in campagna elettorale 2011.

Le principali istituzioni cittadine sono in estrema difficoltà economica:

l’Ateneo stenta a mantenere i livelli di eccellenza passati ed il numero degli iscritti, complice anche la situazione economica nazionale, non raggiunge quello antecedente la forte crisi di immagine ed economica subita. Il piano di risanamento, al netto degli indebitamenti dovuti da una politica clientelare fatta di assunzioni oltre ogni misura accettabile e spese fuori controllo, sembra poter trovare “pareggio” solo fra diversi anni ed a condizione che maturino vari accadimenti (pensionamenti, vendite ecc);

la Fondazione MPS, che sembra poco intenzionata ad esercitare il suo ruolo di indirizzo, non solo ha chiuso il rendiconto 2011 in forte deficit ma ha contratto debiti ed ha diminuito del 24% la sua partecipazione azionaria nella Banca Monte dei Paschi di Siena SpA. Una Fondazione che dovrà trovare liquidità entro il 2017 pari ad almeno 650 milioni di euro per non vedere ulteriormente contrarsi la quota di partecipazione in BMPS o non dover addirittura divenire insolvente.

Al Policlinco Le Scotte c’è “disorientamento” per le gravi affermazioni dell’ex Sindaco Ceccuzzi che ha definito la sanità senese di fatto privatizzata ed in mano a lobby di potere; questo in un quadro generale regionale di forte preoccupazione (Vedi ASL 1 Massa e le dimissioni dell’Assessore Scaramuccia).

la Banca, nonostante la vendita di circa 3,5 miliardi di asset e 1,7 MLD di ulteriori cessioni che sembrano previste nel nuovo piano industriale, aumenti di capitale per oltre 7 miliardi, ha ancora iscritti a bilancio oltre 2,0 miliardi di valori immateriali e deve ancora restituire 1,9 MLD di Tremonti Bond, con un rendiconto 2011 in perdita per circa 4,6 MLD per abbattere i valori di avviamento.

Il Santa Maria della Scala, nato come progetto di centro internazionale di mostre e cultura, si sta ripiegando in se stesso, come avvenuto per le Papesse, e già si parla di aperture in giorni alterni; questo mentre si continua a far credere che ci siano possibilità di far divenire la nostra città capitale della cultura europea

– Le società sportive, fra cui l’A.C. Siena , presentano forti negativi economici.

Il sistema Siena sta crollando paurosamente e la mancanza di scelte ed investimenti oculati nella fase delle vacche grasse lascia un territorio privo di infrastrutture (vedi aeroporto) e con un tessuto economico estremamente labile. Vengono quindi a mancare, almeno a medio termine, anche i presupposti per uno sviluppo industriale e turistico. Quest’ultimo (il turissmo) facendo perno sull’arte, la cultura, le tradizioni, dovrà divenire volano per la crescita.

La nostra attenzione dovrà poi mirare, in particolare, ad individuare quali scelte e progetti hanno ancora una validità e quali sono invece da accantonare; unire a questo proposte di rilancio con utilizzo mirato delle residue risorse in un quadro generale in cui va trovato un equilibrio sul ruolo di Siena che, per certi ambiti, da fonte di possibile benessere per un territorio vasto (provinciale), dovrà porsi come possibile competitor.

Ricordiamo che:

Biotech (150 dipendenti) ha avuto 100 milioni di contributi a fondo perduto dalla Fondazione MPS in 8 anni e , nonostante questo, oggi viene chiesta la cassa integrazione;

l’indotto del MPS e le commesse a società ubicate nel territorio non sono più certe;

– Siena ha già tassazioni comunali e costi dei servizi fra i più alti della nazione.

Rispetto alla “banca” poi, i continui richiami al mantenimento del legame con il territorio, evidenziano la preoccupazione di uno scollamento che sembra ormai inevitabile con la messa a rischio della tenuta occupazionale e forte preoccupazione per possibili tensioni sociali.

In ultimo la drammatica crisi economica in cui versa il Comune di Siena che presenta un bilancio consuntivo in profondo rosso ancorché ancora supportato dalla erogazioni della Fondazione MPS (11 milioni) e che per gli equilibri di bilancio 2012 utilizza sempre più imposizioni comunali addizionali.

Le affermate difficoltà di mantenimento degli attuali livelli dei servizi alla persona, a garanzia delle fasce sociali più deboli, perché non approvato il bilancio in comune, lasciano sbalorditi se pensiamo alla mole di erogazioni e contributi avuti dal comune di Siena, unico in Italia che , ricordiamo, ammontano a circa 260 milioni di euro solo nell’ultimo decennio.

In questa grave situazione in cui versa la città, sono emerse contraddizioni interne nella maggioranza di governo cittadino, molto più ampie di come il Sindaco e l’Unione comunale del PD hanno tentato di dipingere, limitandole a soli fatti personali.

Il PD è un partito che nella nostra regione sta implodendo.

Già in molte altre città, oltre a Siena, come in altri comuni anche della nostra provincia, sta entrando in crisi un legame basato solo sul collante del potere che ha unito anime culturali storicamente distanti.

Il PdL saprà valutare ogni singola opportunità di cambiamento ponendosi sempre come alternativa all’attuale sistema.

A Siena non si è trattato solo di una diatriba nata per questioni di potere locale, ma è stato ed è qualcosa di più profondo che passa dagli assetti del mondo economico legato al centro sinistra per arrivare all’emergere di visioni diverse.

Si è trattato infatti di una frattura trasversale che ha colpito, come rilevabile dalla stampa, un modo di governare da cui il sindaco uscente negli ultimi giorni ha tentato di sganciarsi solo formalmente, essendone stato fautore, con accuse pesanti anche contro il sindacato ammettendo di fatto che, lui per primo, sino a pochi giorni prima e per anni ha partecipato ad una gestione cittadina che ha visto spartire ogni posto di potere sulla logica del manuale “cencelli”.
A Siena anime diverse della maggioranza e del PD hanno dato il via ad una contestazione rompendo gli equilibri: è crollato rovinosamente il sistema Siena basato su soldi da spendere e poltrone da assegnare lasciando solo detriti e debiti per le nuove generazioni.

Miliardi di euro gettati al vento.

La frattura della maggioranza si è consumata, a nostro avviso, “solo formalmente, ancorchè su basi oggettive” alla presenza di un atto pur fondamentale per l’Amministrazione comunale, ossia il rendiconto 2011 che ha visto chiudere la gestione passata con un disavanzo di oltre 2 milioni di euro nonostante 11,2 milioni di erogazioni da parte della Fondazione, sinonimo di cattivo governo.

In questo scenario il Gruppo PDL in Consiglio comunale, in sintonia con la dirigenza provinciale e regionale del partito, ha dimostrato coerenza e determinazione : un’azione politica compatta e coesa, responsabile e trasparente, che ha portato avanti sin dall’insediamento della prima seduta consiliare.

Il PdL ha dimostrato con i fatti alla città che è l’unico partito dotato di una classe dirigente in grado di porsi come alternativa seria e responsabile, non arroccato, ma aperto ad un confronto sui contenuti.

Il PdL non ha scelto di appoggiare gli uni o gli altri ma ha mantenuto fede al mandato elettorale ricevuto votando contro ad un bilancio peraltro realmente non approvabile (legittima valutazione politico amministrativa prevista in tutta la sua importanza nell’ordinamento legislativo italiano).

Anche per questo risulta incomprensibile l’atteggiamento dell’ex Sindaco le cui dichiarazioni sono state palesemente strumentali etichettando il voto contro il Bilancio come un voto contro la sua persona e contro la città, per nascondere che vi erano sottostanti questioni politiche ben più importanti. Per non parlare poi dell’appello alla benevolenza delle minoranze, quasi a cercare una nuova maggioranza anziché comporre la propria.

La venuta del commissario è dipesa dal malgoverno senese, ma riteniamo che la sua presenza, se utilizzata per recidere i legami di potere che si intrecciano nella città, possa essere vista come un dato positivo ed un periodo di decantazione in preparazione della competizione elettorale per una scelta elettorale libera da condizionamenti e consapevole.

Siena ha bisogno di scelte che siano discontinue realmente e non solo di facciata, di un confronto su veri contenuti di rilancio non drogati da appartenenze o amicizie.

Il PdL nel suo complesso, sfatando definitivamente voci di accondiscendenza, con una totale sintonia fra livelli comunali, Provinciali, regionali e nazionali del partito, ha svolto una opposizione seria, credibile e autorevole.

Altre forze politiche presentatesi alle elezioni comunali come alternative all’ex Sindaco Ceccuzzi, sono di fatto passate con la maggioranza perpetrando quel mercato dei voti che ha piegato nel tempo molti senesi a logiche clientelari.

Noi non vogliamo che i senesi siano posti tra gli ignavi. Le ultime trasmissioni televisive e gli articoli della stampa nazionale hanno messo alla berlina la nostra città e la sua popolazione senza che chi ne aveva la rappresentanza facesse nulla per tutelarne l’immagine. Noi del PdL abbiamo reagito e contestato metodi settari e informazioni parziali che cercavano di addossare ad altri responsabilità palesi.
Noi siamo convinti che questa città ed i suoi abitanti, nonostante decenni di malgoverno che hanno dilapidato risorse accantonate con maestria dai nostri antenati per secoli, sapranno reagire riscoprendo l’orgoglio della storia di una comunità.

In questa logica il PdL apre un confronto con tutte le espressioni politiche e della società civile mettendosi al servizio e ricercando future aggregazioni sulla base delle progettualità future e non delle appartenenze passate, disponibile, come già affermato dai responsabili regionali, anche a fare ogni “eventuale” passo indietro che si rendesse opportuno e necessario per privilegiare l’obiettivo del cambiamento e la valorizzazione delle professionalità.

 

Dobbiamo riuscire a trasformare i sentimenti di rabbia, sfiducia, rassegnazione, che si leggono sempre più nel volto dei senesi , in volontà e disponibilità al vero cambiamento.

Non staremo a guardare o a gioire delle grida che provengono dal PD che ha scaricato sulle istituzioni i suoi problemi interni, anzi ci terremo lontani dai loro veleni (ci sentiamo di consigliare analogo atteggiamento a qualche loro amico dell’ultima ma anche della prima ora).

Noi, come detto, cercheremo di aprire un confronto con la città. Con tutta la città. Partiremo dai nostri elettori con cui il rapporto non si e’ mai interrotto. Con gli altri elettori che hanno votato per l’opposizione ma si sono ritrovati i loro rappresentanti a invocare “pasticci politici”. Ma non rifiuteremo anche un confronto con gli elettori del centro sinistra che hanno guardato sbigottiti agli scontri dei loro gruppi dirigenti constatandone l’inaffidabilità politica e la fine della capacità di governo.

PdL – Coordinamento Provinciale di Siena

PdL – Coordinamento Comunale di Siena