Scioperi e presidi nelle aziende senesi in difesa dell’articolo 18

scioperi e presidi

“Era inevitabile – spiega la Fiom Cgil di Siena -. I lavoratori, per nulla convinti dalle rassicurazioni espresse dal governo Monti, tese ad evitare abusi da parte imprenditoriale rispetto alle modifiche dell’articolo 18, sono ormai più che decisi a dare dura battaglia”. Dopo la dura presa di posizione da parte della Cgil, anche la Cisl sembra ora convinta sull’opportunità di chiedere un cambiamento sul testo proposto dal ministro Fornero. “Ripensamento quanto mai opportuno – sottolinea la Fiom senese – viste le decise contestazioni provenienti dai luoghi di lavoro da parte dei lavoratori, non solo iscritti alla Fiom, ma anche alle altre sigle sindacali. Chiediamo senso di responsabilità al governo, i lavoratori non siano considerati alla stregua di merce”.

Anche ieri in molte realtà industriali metalmeccaniche sono stati effettuati scioperi e presidi: la Trigano si è fermata per 4 ore dando vita ad un presidio in prossimità della via principale di collegamento tra Certaldo e Poggibonsi; la Sea ha visto i lavoratori uscire 2 ore prima rispetto all’orario consueto, e anche in questo caso c’è stato un assemblamento davanti all’azienda; alla Whirlpool la Rsu ha prodotto un documento unitario con il quale si proclamano alcune ore di sciopero articolato per i prossimi giorni.