Scaramelli alla Leopolda: ‘Lavorare per gli altri e non per se stessi, merito, solidarietà e uguaglianza per la nuova sinistra italiana’

 

Stefano Scaramelli alla Leopolda

“Per impegnarsi in politica serve una coscienza molto alta per fare le cose: serve farle per gli altri e non per noi stessi. Il Partito Democratico deve portare una nuova parola nel vocabolario della sinistra italiana: carità. Per me la politica è la più alta forma di carità e la carità significa lavorare per gli altri e non per sé stessi, significa merito, solidarietà e uguaglianza indispensabili alla nuova sinistra italiana”. Ecco come Stefano Scaramelli, sindaco di Chiusi e coordinatore provinciale Renzi segretario Pd, ha spiegato la sua idea di un partito che cambia verso, alla Stazione Leopolda, nella tre giorni di convention che ha visto arrivare a Firenze, dal Senese, centinaia di persone. Scaramelli, unico sindaco d’Italia a cui è stato chiesto di intervenire nella giornata conclusiva, ha fatto uno dei discorsi più applauditi e ha portato l’esperienza del suo comune, Chiusi, come esempio virtuoso di cambiamento: “sogno un’Italia e un partito che cambi verso e sia capace di dare un indirizzo anche nella green economy. Porto l’esperienza del mio Comune, Chiusi, abbiamo fatto un bando pubblico e trovato dei privati che avrebbero potuto portare subito 2 milioni di euro in cambio della produzione di energia rinnovabile. Ma non abbiamo accettato. Abbiamo chiesto 100 mila euro all’anno per 20 anni, perché le cose, le decisioni, le scelte, non devono essere prese solo per noi, ma per le prossime generazioni: è così che ogni anno, a Chiusi, nei prossimi anni, arriveranno risorse da investire nella scuola, nella formazione, nella cultura, nel futuro. Grazie a quest’azione, già da quest’anno arriveranno a Chiusi un nuovo scuolabus, la fibra ottica nelle scuole, i tablet e una pista di atletica per i bambini. Abbiamo voluto dimostrare che le cose non si fanno per farsi belli in politica ma per cambiare verso”. Incontri e discorsi sul palco dei cittadini, degli amministratori e di Matteo Renzi che ha invitato tutti  a dare “un nome al futuro”, questo, infatti, il titolo della Leopolda 2013, e la parola di Scaramelli è stata “green economy”. E la parola di Matteo Renzi è stata “stupore: la sinistra che non cambia si chiama destra – ha detto Renzi – c’è qualcosa di veramente stupefacente in questa iniziativa, c’è la necessità fisica di trovare un luogo e uno spazio in cui la politica ci accumuna e ci dà entusiasmo, la Leopolda è la più grande occasione che abbiamo di rendere ragione del tempo che mettiamo nella politica. Dalla Leopolda è iniziato qualcosa di nuovo, il ricambio generazionale è un dato di fatto”.