Domenica pomeriggio, in un teatro gremitissimo e plaudente, abbiamo partecipato con particolare emozione alla consegna dei riconoscimenti del Premio Internazionale S. Caterina d’oro.
Sul palco, al suono delle storiche chiarine, hanno preso posto insieme al Presidente ed al responsabile del Comitato Organizzatore, tutti i rappresentanti delle Istituzioni senesi, a significare la vicinanza e la partecipazione dell’intera città agli insigniti della bella statuetta che riproduce la nostra amatissima santa, proiettata in un abbraccio rivolto a tutta l’umanità.
Tante le illustri personalità scelte per la diciottesima edizione del Premio, impegnate con straordinari risultati sul campo delle Istituzioni, della scienza medica, dell’arte, del giornalismo, della cultura, dell’imprenditoria e del sociale.
La stampa cittadina ha ampiamente documentato la bella cerimonia condotta con garbo, impeccabile misura e grande professionalità dalla brava Gaia Tancredi.
Ci sia permesso, dal canto nostro, esprimere con un pizzico di commozione la nostra particolare felicità per la scelta , tra i tanti e tutti meritevoli assegnatari del Premio , della figura di Marisa Bertini, Presidente dell’Associazione dei Volontari Ospedalieri.
Nel caso di Marisa, come tutti la chiamiamo con amichevole e rispettosa confidenza, la motivazione, espressa dallo spirito dal Premio, ci è sembrata particolarmente azzeccata.
Noi dell’ASP siamo buoni testimoni di ciò che il volontariato quotidianamente fa per i nostri ospiti. Infaticabilmente con il loro sorriso e la loro carica di umanità, al Campansi come all’Ospedale di Comunità, alla residenza Caccialupi, come nelle altre strutture in cui operano, i volontari assistono, confortano , semplicemente danno una mano a chi ne ha bisogno, a chi soffre, a chi è solo. Con levità e discrezione assicurano una presenza preziosa e riservata . Non ricercano la luce dei riflettori ma non si sottraggono quando c’è da lavorare tutti insieme. E così animano di vita i nostri giorni, organizzano cori, feste, balli, giochi collettivi : una messe di iniziative diverse, variamente organizzate ma tutte con un denominatore comune: far del bene agli altri facendosi del bene.
E questo in fin dei conti, è il messaggio che Marisa Bertini ha voluto lasciare dal palco del Teatro dei Rozzi che l’ha accolta con applausi scroscianti, attorniata da un nugolo di camici bianchi con la insegne dell’AVO: dedicatevi agli altri.
Destinate anche una sola ora alla settimana a coloro che, meno fortunati, vivono nelle case di riposo, negli ospedali, nelle varie strutture dove si fa assistenza.
La ricetta è semplice e l’esito garantito : quando uscirete dalla struttura dove avete prestato il vostro servizio vi sentirete sollevati, più in pace con voi stessi, più leggeri, quasi che vi fosse spuntato un paio d’ali che vi aiuteranno ad andare più spediti.
Parola di Marisa!
E c’è da crederle, vista la gioia che sprizza dai suoi occhi mentre pronuncia queste parole e da quelli delle sue volontarie che la circondano, l’abbracciano, si congratulano.
In fin dei conti il Santa Caterina d’Oro è di tutti loro.