Sanità: la Valdelsa chiede alla Regione un percorso condiviso per una riorganizzazione che tuteli l’intero sistema

“Ringraziamo l’assessore regionale per le rassicurazioni ricevute su alcuni temi come Campostaggia e l’intera rete ospedaliera della provincia di Siena. L’assessore ha risposto con grande disponibilità alla nostra istanza di confronto e di discussione sulla riorganizzazione del nostro sistema sanitario, che è necessaria per assicurare la sostenibilità del sistema ma che desta, in un’area sensibile e attenta come la nostra, anche timori e preoccupazioni. Per questo ringraziamo tutti per la grande partecipazione, che la dice lunga sull’importanza dell’argomento che abbiamo voluto affrontare anche in sede istituzionale”.

 

Queste le parole dei Sindaci sul Consiglio Comunale congiunto e straordinario fra tutti Comuni dell’area Altavaldelsa (Casole d’Elsa, Colle di Val d’Elsa, Poggibonsi, Radicondoli e San Gimignano) dedicato alla “Riorganizzazione del sistema sanitario in Provincia di Siena”. Alla seduta, che si è svolta oggiAggiungi un appuntamento per oggi (10 gennaio) presso la sala conferenze della Confraternita di Misericordia di Poggibonsi, ha partecipato l’assessore regionale al Diritto alla Salute, Luigi Marroni, al tavolo insieme ai Sindaci (Lucia Coccheri, Paolo Brogioni, Giacomo Bassi, Piero Pii ed Emiliano Bravi) e ai presidenti del Consiglio Comunale di Poggibonsi e Colle di Val d’Elsa (Fabio Petri e Gabriele Marini). Fra il pubblico, presenti numerosi consiglieri comunali dei cinque Comuni, personale medico e amministrativo delle strutture sociosanitarie, rappresentanti e dirigenza dell’azienda Usl 7 di Siena e dell’Azienda Ospedaliera Senese, Sindacati e cittadini.

 

 

 

Nella loro relazione, i sindaci hanno evidenziato che, da tempo, in un contesto difficile per l’intero settore sanitario, si è aperta una riflessione a vari livelli, sia provinciali che di zona, sul sistema sanitario nella provincia di Siena, sulle sue performance e sul suo ruolo nel contesto sanitario regionale e di area vasta. La Regione Toscana ha messo su dei veri e propri ‘cantieri di lavoro’ per i quali i Sindaci hanno ribadito l’impegno e la serietà.

 

 

 

Forte, al tempo stesso, la richiesta dei primi cittadini di poter partecipare in maniera maggiore, anche sedendo ai tavoli tecnici, con una discussione e un confronto diretti e portando all’attenzione della Regione esperienze positive come quelle maturate in campo sociosanitario sul territorio, a partire dalla Fondazione Territori Sociali AltaValdelsa (FTSA), perché la salute non è una variabile di bilancio e il ruolo e la partecipazione della comunità è essenziale per dare risposte adeguate.

 

 

 

I sindaci si sono poi soffermati su alcuni punti della bozza di riordino del sistema regionale, di cui l’assessore ha diffusamente parlato e su cui ha fornito chiarimenti e rassicurazioni. Uno dei temi centrali è stata la necessità di definire una nuova ‘governance’ del sistema sanitario che consenta ai Sindaci e, quindi, alle comunità di essere presenti nella programmazione sanitaria, sia territoriale che ospedaliera. Attenzione è stata richiesta anche sulla necessità di riconoscere e valorizzare esperienze come quella della FTSA, che opera positivamente sul territorio dal 2006, quale punto di partenza del nuovo assetto sociosanitario.

 

 

 

Sul fronte della riorganizzazione ospedaliera provinciale, poi, i Sindaci hanno espresso la necessità di una grande attenzione nella organizzazione del primo livello nella provincia di Siena, e hanno ribadito la posizione già espressa in sede di Conferenza aziendale dei Sindaci Usl7: “La rete ospedaliera provinciale è un patrimonio della comunità, da tutelare e incrementare nella sua articolazione territoriale e nei valori professionali attraverso forme di integrazione che salvaguardino l’autonomia di ciascun presidio e che, nel contempo, siano in grado di garantire la circolazione delle professionalità, l’eliminazione degli sprechi e l’innalzamento della qualità dell’intero sistema. In questo contesto, va evidenziato come per la città di Siena sia comunque importante una risposta anche di primo livello per la cittadinanza che considera Le Scotte il suo ospedale”.

 

 

 

Per questo motivo, la nuova riorganizzazione del sistema ospedaliero deve essere fatta in maniera trasparente e con una visione strategica, per non compromettere la qualità e la sostenibilità dell’intero sistema.