San Giovanni d’Asso: una regolamentazione per il mercato del tartufo

cercatore tartufo

Ottenere un testo condiviso per la regolamentazione del mercato del tartufo. Questo è l’auspicio del sindaco di San Giovanni d’Asso Michele Boscagli nel saluto introduttivo al convegno che ha inaugurato sabato 9 novembre proprio a San Giovanni d’Asso la 28° edizione della Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi.

E sempre introducendo i lavori, il sindaco Michele Boscagli ha sottolineato come “Quella che stiamo vivendo in questo momento sia per il nostro tartufo una stagione superiore rispetto agli anni passati, sia quantitativamente che qualitativamente. Merito anche delle condizioni climatiche e della giusta piovosità, la cerca finora sta dando buoni risultati e la quantità più abbondante permette anche di tenere calmierati i prezzi. Le quotazioni del Tartufo Bianco delle Crete Senesi oscilla oggi tra i 1.300€ e i 2.500€”.

Ma avere un testo unico su cui trovare un accordo per regolamentare il mercato del tartufo è anche l’obiettivo a cui sta lavorando la Commissione Agricoltura della Camera e sul quale il Presidente della stessa Commissione Luca Sani si è espresso proprio nel corso del convegno inaugurale della 28° Mostra Mercato, tenutosi nella Sala del Camino del trecentesco Castello.

Nel corso della 16^ legislatura – ha spiegato il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Luca Sani – si sono contrapposti due testi, senza giungere a compimento. All’inizio della 17°, è stata formulata una ulteriore proposta che afferma un principio, quello della tracciabilità, con lo scopo di impedire equivoci commerciali e sanzionare i contravventori parificandoli a chi realizza adulterazioni alimentari. Se questa proposta si trasformasse in legge, darebbe la possibilità al cercatore di restare esente Iva, ma tuttavia si aggraverebbe l’imposizione fiscale sul prezzo finale, volendo il commerciante ammortizzare l’imposta. Perciò è ancora allo studio una soluzione che non faccia crescere i costi. Dobbiamo tutelare il nostro agroalimentare, poichè nella bilancia commerciale nazionale rappresenta l’unica voce attiva”.

Al di là delle tematiche più strettamente legislative, nel convegno di apertura si è parlato anche di promozione e marketing territoriale. San Giovanni D’Asso rappresenta una buona pratica di promozione dell’identità culturale del territorio – ha commentato Antonella Brancadoro, direttore dell’Associazione Città del Tartufobasti pensare che fino a poco tempo fa qui era difficile trovare un posto dove pernottare. Negli anni però la consapevolezza di essere un territorio con grandi potenzialità è cresciuta enormemente e ora vogliamo far conoscere i numeri di questo successo. Il tartufo è un ottimo richiamo: addirittura nel 2013 è arrivata all’Unesco la richiesta di riconoscimento e di promozione della Civiltà del tartufo come bene immateriale che identifica alcune aree del territorio nazionale e nel quale San Giovanni d’Asso punta ad inserirsi. Il nostro centro studi stima che per ogni euro speso per acquistare un tartufo se ne generino altri 25 di indotto”.
Tra gli intervenuti all’incontro inaugurale, anche l’Assessore provinciale alle attività produttive Tiziano Scarpelli, la vicepresidente dell’Associazione Nazionale Tartufai Laura Giannetti e Gianfranco Berni della Federazione Italiana Tartuficoltori.
Nel primo week end di festa, si è poi svolta anche la XVI edizione del Premio Sapori Senesi – organizzata con il contributo e la collaborazione del Consorzio Agrario di Siena – dedicato ai migliori pecorini senesi proposti in abbinamento ai vini del Consorzio Orcia DOC. Otto caseifici con l’obiettivo comune di promuovere la qualità del territorio, ma anche di aggiudicarsi il primo premio dell’annuale concorso che sabato ha premiato per la categoria Semistagionato l’azienda agricola Coveri, seguita al secondo posto dal caseificio Piu e al terzo dalla fattoria Buca Nuova, mentre nella categoria Stagionati il primo premio è andato al Caseificio Cugusi, seconda piazza per il caseificio Piu e infine piazza d’onore per l’azienda agricola Vergelle.

Intanto domani, martedì 12 novembre alle 16.40, andrà in onda il servizio realizzato nei giorni scorsi dalla troupe di Geo & Geo, la nota trasmissione di Rai Tre che ha  ripreso i luoghi più significativi del territorio e incontrato i tartufai proprio sul campo. Negli oltre 12 minuti di servizio si vedranno la Tas – storica fornace produttrice di terrecotte – il bosco esoterico della ragnaia, combinazione di natura selvaggia delle Crete sposata appunto all’esotericità dell’artista statunitense Sheppard Craige, l’area tartufigena del Mabbione con una ripresa di una cerca guidata e la cerca di erbe spontanee di cui San Giovanni conserva una grande tradizione. Il servizio si conclude infine a Vergelle, nella sede della omonima azienda agricola dove sono state preparate prelibatezze utilizzando le erbe raccolte non lontano dal castello trecentesco.