Roberto Bozzi aderisce alla mobilitazione dei “sindaci virtuosi” che non hanno aumentato l’IMU per la prima casa

roberto_bozzi“E’ intollerabile che i Comuni che hanno aumentato le tasse ricevano dallo Stato maggiori trasferimenti rispetto a quelli che le hanno abbassate. Si tratta di una scelta ingiusta che contrasteremo con la massima decisione in tutte le sei opportune”. Questo il commento di Roberto Bozzi, sindaco di Castelnuovo Berardenga, che nei giorni scorsi ha sottoscritto la proposta, che chiede al Governo di dirottare nel Fondo di Solidarietà Nazionale e ripartire con equità tra tutti i Comuni virtuosi, in proporzione al numero di abitanti, le risorse messe a disposizione dal bilancio statale per garantire il minor gettito IMU 2013 dei Comuni che non hanno adottato provvedimenti di aumento dell’aliquota sulla prima casa.

 

 

 

“Stiamo assistendo – afferma Bozzi – ad una grave ingiustizia da parte del Governo. E’ inaccettabile, che lo Stato abbia deciso di assegnare maggiori trasferimenti pubblici a quelle amministrazioni che hanno aumentato l’aliquota Imu sulla prima casa, penalizzando amministrazioni virtuose, come quella di Castelnuovo che, a fronte di grandi sacrifici, è riuscita a tenere i conti ‘in ordine’ e a non aumentare le tasse. I Comuni che non riescono ad avere un bilancio in pareggio, e spesso si tratta di città come Roma, Napoli, Milano, non possono essere messi sullo stesso piano o addirittura premiati rispetto a chi spende di meno e non grava sulle spalle dei cittadini. Per questo ho deciso di aderire con convinzione alla mobilitazione sottoscritta da oltre 500 sindaci e che ci vedrà impegnati per combattere una decisione iniqua e intollerabile”.

 

 

 

“Infine – conclude Bozzi – è intollerabile che i sindaci siano costretti dal Governo a sopportare e a fronteggiare, da soli, il disagio sociale che aggredisce oggi i cittadini italiani. Il Governo non può continuare a farsi propaganda, negando che vi sia un aumento della pressione fiscale quando, nella realtà, ha ridotto i Comuni alla funzione di esattori. L’incertezza nel definire l’entità dei tributi locali, la confusione in merito all’imposta sulla casa, la mancanza di chiarezza sulla tassazione dei servizi da parte del Governo sta indebolendo il sistema sociale dei nostri comuni. Per questi motivi sarò presente a Roma il 29 gennaio all’assemblea dei comuni italiani”.