Rischio nella movimentazione manuale dei carichi in edilizia: il punto in un convegno alla Scuola edile di Siena

Con un convegno presso la Scuola edile senese si è concluso il progetto “H&S-Training on building”, dedicato alle azioni per la valutazione del rischio nella movimentazione manuale dei carichi in edilizia. Proprio in questo settore, infatti, più che in altri settori produttivi è difficile sostituire il lavoro manuale con attrezzature meccaniche. Il lavoro spesso pesante, svolto all’’aperto, in contemporanea da più imprese, per lo più di piccole dimensioni, e da lavoratori autonomi, espone gli operai a elevati rischi d’infortunio e di malattia professionale. Nonostante la presenza di norme specifiche, ancora oggi rimane elevato il numero degli incidenti sul lavoro nei cantieri edili ed è in costante aumento il numero delle denunce di malattie professionali, in particolare quelle dell’’apparato muscoloscheletrico. Partendo da tutto ciò, anche a Siena e ad Arezzo vengono sperimentati nuovi modelli d’intervento che possano dare risposte operative e realmente efficaci di prevenzione. Grazie al progetto realizzato dalla Scuola edile di Siena, Usl 7 di Siena, Usl 8 di Arezzo, con la collaborazione del POLO, SIE(Società Italiana di Ergonomia), network europeo WHP e molti ricercatori, c’è stata una massiccia sensibilizzazione e formazione in oltre 20 cantieri del territorio sulle tematiche del rischio da movimentazione manuale dei carichi, per contribuire alla riduzione degli infortuni e delle malattie professionali in tale ambito. “Questo convegno, insieme al progetto che lo ha preceduto, – spiega Claudio Vigni, direttore dell’Ente senese Scuola edile – mira a ridurre le problematiche che nascono dalla movimentazione manuale dei carichi. Si vuole contribuire a prevenire un problema subdolo, perché non ci accorgiamo immediatamente dei rischi che corriamo, ma sono rischi che vediamo nel tempo e che sono spesso invalidanti”. “In questo progetto – spiega Fabio Strambi, responsabile Servizio Prevenzione luoghi di lavoro Usl 7 Alta Valdelsa – la cosa più importante è stata il ruolo attivo dei responsabili della sicurezza nei vari cantieri edili, che hanno cominciato a discutere con i loro compagni di lavoro, cercando di capire le problematiche connesse ad ogni singola operazione nella movimentazione manuale dei carichi. I lavoratori – conclude Strambi – devono avere la consapevolezza di quali siano i rischi”. Oltre 20 i cantieri coinvolti su Siena e Arezzo. “Quando è venuto il mio tutor in cantiere – spiega Roberto Signorini, responsabile sicurezza nel cantiere della Masini Strade srl di Poggibonsi – c’era la posa in opera di un cordonato in cemento. Abbiamo monitorato, con misure ad hoc, come veniva preso il pezzo, alzato, movimentato. Poi abbiamo fatto i calcoli per ottenere l’indice di rischio per quel tipo di azione. Purtroppo – – conclude Signorini– – il nostro lavoro è pesante, il sollevamento dei pesi è all’ordine del giorno e c’è il rischio di farsi male”. Al convegno erano presenti anche rappresentanti di una Scuola edile olandese, partner del progetto, l’’Istituto “Bouwradius”, che si avvale per la valutazione dell’idoneità dei lavoratori e dei posti di lavoro comportanti movimento manuale dei carichi della consulenza dell’istituto di fisiatria e riabilitazione “Artros Bewegings Centrum”. “Con la Scuola edile olandese – spiega ancora Claudio Vigni – abbiamo scambiato le nostre esperienze. È stato molto interessante confrontarci, con lo scopo di arricchirci delle esperienze altrui””.