Regione e Nas, impegno comune per migliorare la salvaguardia della salute e colpire gli sprechi

Regione Toscana e Carabinieri dei Nas (Nucleo Carabinieri Antisofisticazione e sanità) di Firenze e Livorno intensificano il loro rapporto e collaborano in maniera sempre più stretta e strutturata per gestire al meglio tutte le attività connesse con la tutela della salute e aumentare di fatto la salvaguardia della salute e della sicurezza dei cittadini su tutto il territorio regionale. E’ questo il senso del Protocollo d’intesa siglato stamani dall’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia e dal generale Cosimo Piccinno, comandante del Comando Carabinieri per la tutela della salute, che ha l’obiettivo, come si legge nel protocollo stesso, di “migliorare l’efficacia e l’efficienza complessiva dei controlli e delle attività di vigilanza in materia di tutela della salute”. Alla firma era presente anche il ministro della salute Renato Balduzzi, che ha evidenziato “la grande fiducia che i cittadini nutrono in alcune istituzioni tra cui Carabinieri e Nas”, e l’importanza rivestita dai controlli che i Nas compiono regolarmente. “Anche il Ministero della Salute e il sistema regionale – ha detto il ministro – hanno grande fiducia nell’operato dei Nas. Attraverso il protocollo firmato oggi questi controlli non possono che trovare una maggiore effettività”.

A sottolineare la rilevanza di questo Protocollo, erano presenti in Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati anche i dieci prefetti toscani, il procuratore regionale della Corte dei conti, Angelo Canale, il comandante della Legione Carabinieri Toscana, generale Giovanni Nistri, i direttori generali di tutte le 12 aziende sanitarie toscane e delle 4 aziende ospedaliero-univeristarie, il comandante provinciale di Firenze, colonnello Emanuele Saltalamacchia, il comandante del Gruppo Carabinieri tutela salute di Roma, colonnello Giovanni Capasso, il comandante del Nas di Firenze, capitano Fedele Verzola, il comandante del Nas di Livorno, capitano Gennaro Riccardi.

“Con questo protocollo, Regione e Nas intendono collaborare in modo sempre più strutturato e sinergico – è il commento dell’assessore Daniela Scaramuccia – La Regione Toscana pone tra le proprie priorità la sicurezza e la qualità delle strutture sanitarie e dei processi di cura, ma anche la sicurezza degli alimenti. In tempi, come questo, di scarsità di risorse, azioni congiunte, ovviamente nel reciproco rispetto di rispettivi ruoli e autonomia, sul versante del rigore e dei controlli proprio nell’area in cui sono presenti una quota rilevante di risorse del bilancio regionale, e sulla quale interagiscono una miriade di soggetti, rappresenta un segnale della volontà della Regione di innalzare ulteriormente i livelli di guardia sulla correttezza e sul rispetto delle regole”.

“Sono particolarmente grato al signor ministro della salute professor Renato Balduzzi per aver voluto presenziare alla sottoscrizione dell’accordo” ha dichiarato il generale Piccinno. “Un grazie particolare al presidente Rossi, con il quale abbiamo già lavorato fianco a fianco per l’emergenza ‘H1N1′, quando ricopriva la carica di assessore al diritto alla salute. Il mio ringraziamento va esteso alla dottoressa Daniela Scaramuccia, assessore al diritto alla salute, con la quale abbiamo intensamente collaborato per la stesura in tempi brevi del protocollo, che rappresenta un importante strumento per la tutela e la garanzia della salute dei cittadini e consente di migliorare i controlli sulle prestazioni erogate dalle strutture sanitarie, nonché nell’ambito della sicurezza alimentare, intensificando il rapporto tra il Servizio sanitario regionale ed i Nas di Firenze e Livorno. L’intesa funge da eccellente strumento di contrasto dei crimini contro la salute, contribuendo a prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata nel sistema regionale”.

Da tempo la Regione Toscana e i Nas di Firenze e Livorno, che operano sul territorio toscano, hanno avviato un confronto sul tema del miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza complessiva dei controlli e delle attività di vigilanza in materia di tutela della salute. In particolare, sull’opportunità di incrementare i controlli sulla spesa sanitaria, per drenare fondi che altrimenti andrebbero sprecati, e su un’azione preventiva di deterrenza, che inviti a una maggior attenzione nella stipula di appalti e contratti.

I contenuti del Protocollo

Nel Protocollo,  che ha la durata di tre anni dalla data della sottoscrizione, la Regione si impegna ad assumere tutte le iniziative necessarie a favorire il potenziament0 delle attività dei Nas toscani; e, in stretto accordo con le aziende sanitarie, a svolgere le proprie attività di vigilanza, controllo e monitoraggio, favorendo lo scambio di informazioni e dati utili all’espletamento dei compiti attribuiti ai Nas; ad assicurare, nel rispetto della privacy e dei dati sensibili, il collegamento delle banche dati regionali del sistema informativo sanitario al sistema informativo CCTS centrale del Comando Tutela della Salute; a garantire la partecipazione degli operatori interessati alle iniziative di formazione, informazione, aggiornamento e approfondimento che verranno realizzate in applicazione del protocollo.

Il Comando tutela della salute, tramite i Nas di Firenze e Livorno, si impegna per parte sua a collaborare con la Regione nell’effettuazione delle attività di vigilanza e controllo in materia di tutela della salute; a supportare la Regione per migliorare la gestione e il controllo delle attività connesse alla tutela della salute; a ottimizzare il sistema di vigilanza e controllo per contrastare i comportamenti lesivi della salute e degli illeciti a danno del Servizio sanitario regionale; a rendere disponibili i dati non sensibili derivanti dall’attività svolta in attuazione del protocollo; a realizzare iniziative di formazione, informazione e aggiornamento rivolte al personale operante nelle attività ispettive in tema di tutela della salute sul territorio regionale.

L’attività dei Nas in Toscana

I Nuclei toscani nel comparto sanitario e farmaceutico hanno conseguito importanti risultati che, nel biennio 2010-2011, si sono concretizzati in 24 persone tratte in arresto, oltre 2.500 ispezioni, circa 1.700 violazioni accertate (di cui 1.300 di carattere penale) e 740 persone segnalate alle Autorità giudiziarie ed amministrative. Nel corso delle attività, i militari hanno effettuato sequestri per un valore di oltre 1 miliardo e 200 milioni di euro, sottraendo alla distribuzione 60.000 compresse/fiale di farmaci pericolosi per la salute o comunque illegalmente commercializzati, quasi 5.000 tra dispositivi e presidi medici, 7.000 confezioni di cosmetici, e ponendo i sigilli a 21 strutture. Rilevanti anche le attività svolte nel settore della sicurezza alimentare dai Nas di Firenze e Livorno che, nel medesimo periodo, hanno effettuato oltre 3.500 ispezioni presso attività di produzione ed esercizi commerciali, contestando 2.250 sanzioni amministrative e penali e segnalando alle competenti Autorità gli oltre 1.400 responsabili; i sequestri effettuati hanno consentito di eliminare dal commercio oltre 1.000 tonnellate di alimenti irregolari e pericolosi per la salute pubblica e sequestrare o chiudere 68 strutture, per un valore totale di 26 milioni di euro.