Radicofani: nella giornata delle Bandiere arancioni svela le sue bellezze

piraminde nel parco a Radicofani

Nella giornata delle Bandiere arancioni, domenica 13 ottobre, Radicofani svela le sue bellezze. Lo fa al mattino, con una serie di visite guidate in luoghi straordinari o normalmente chiusi al pubblico (come palazzo Luchini), e al pomeriggio con un convegno promosso dal Comune e dalla Fondazione dei musei senesi sul giardino romantico-esoterico del bosco Isabella. 

 

Si comincia alle 9, con la visita al complesso mediceo della Posta “Osteria grossa” (con la bella fontana di fronte), dove hanno soggiornato Mozart, Dickens, Pio VII, Cosimo II dei Medici e tanti altri personaggi. Quindi, visita al Bosco Isabella, al Borgo di fonte Grande, e a palazzo Luchini, dove hanno soggiornato i più bei nomi della cultura italiana (basti citare Simi, Rosai, Fattori, De Chirico, D’Annunzio, Malaparte). In conclusione, intorno alle 12,45, visita ai crolli lavici del vulcano di Radicofani. Dopo la pausa pranzo si andrà alla scoperta del borgo medievale di Radicofani, e ai ruderi di Castel Morro. Per finire (ore 17,30) chiusura della giornata con la scoperta della Fortezza grande, la fortificazione più grande del centro Italia. Il Comune sarà lieto di offrire ai partecipanti un “sacchetto della qualità” con materiale informativo sul territorio. Prenotazioni fino al 12 ottobre al numero 3355913268.

 

In contemporanea, a partire dalle 16, al teatro comunale Costantino Costantini, grandi esperti come Giorgio Conti, Claudio Bonvecchio, Maria Mangiavacchi, Ettore Pacini, Francesco Paolo Campione si confronteranno sulla valorizzazione del bosco Isabella. Coordinerà l’incontro Stefano Bisi. Questo straordinario luogo è un giardino romantico–esoterico, su due ettari e mezzo di terreno, realizzato agli inizi del Novecento da Odoardo Luchini, arricchito da sua moglie Isabella e dalla loro figlia Matilde, poi diventato parco pubblico. È stato creato seguendo il principio dell’armonia con la natura, integrando l’architettura con il paesaggio locale e valorizzando i resti di una costruzione etrusca e quelli di un fortino senese a controllo della Francigena. Inoltre, al suo interno è stato ricreato un percorso iniziatico ricco di significati attuali.

 

La giornata di studi intende affrontare idee per la sua ulteriore valorizzazione, nell’ottica della interdisciplinarità e dell’utilizzo delle più avanzate tecnologie. I lavori, coordinati dal giornalista Stefano Bisi, saranno aperti dall’intervento di Giorgio Conti (Archivi della sostenibilità, Università Ca’ Foscari di Venezia) Genio naturale vs natura architettata. L’aporia dei giardini storici. A seguire Claudio Bonvecchio (Professore Ordinario di Filosofia delle Scienze Sociali, Università degli Studi dell’Insubria di Como) parlerà di Senso e modernità dell’alchimia, mentre Maria Mangiavacchi (Storica dell’arte e funzionario della Soprintendenza per i Beni storici artistici ed etnoantropologici di Siena e Grosseto) racconterà Storia e arte del Bosco Isabella. Ettore Pacini (già docente di Botanica e biologia vegetale all’Università di Siena e socio dell’Accademia dei Lincei) analizzerà Perché e in che maniera nasce un giardino: il caso del Bosco Isabella, mentre l’intervento di Francesco Paolo Campione (direttore del Museo delle cultura di Lugano e professore di Antropologia culturale all’Università degli Studi dell’Insubria di Como) sarà incentrato sul luogo dell’emozione dei sensi. In conclusione, Luigi Di Corato, direttore generale della  Fondazione musei senesi), parlerà di Tradizione e nuove tecnologie per un progetto di valorizzazione.