Presentato il documentario sulla Liberazione della provincia di Siena

DSC01057_1024x768Oltre 50 persone sono intervenute, giovedì pomeriggio, alla prima proiezione pubblica del documentario “1944-2014 Siena Ricorda. La Liberazione dal nazifascismo dei 36 comuni della provincia”, realizzato dal giornalista Juri Guerranti grazie al sostegno di Provincia di Siena, Acquedotto del Fiora ed Estra. Nella sala del Consiglio della Provincia di Siena è stato proiettato il video – trasmesso nel giorno della Festa della Liberazione, 25 Aprile, da 3 emittenti tv locali – che in 90 minuti sintetizza i dieci mesi d’occupazione nazifascista del territorio senese. Si parla della Resistenza, delle varie formazioni partigiane operanti nel territorio (da quelle comandate da militari a quelle più legate a determinati partiti), della Repubblica di Salò, dei bombardamenti alleati, delle azioni repressive fasciste contro i partigiani, del progetto di Siena città ospedaliera, del rapporto con gli occupanti tedeschi, del passaggio del fronte, dell’avanzata dei francesi, inglesi e statunitensi, delle battaglie più significative per la Liberazione, delle razzie e violenze tedesche, degli stupri perpetrati dai soldati marocchini, dei processi ai fascisti etc. L’autore ha intervistato 35 persone, tra cui 10 studiosi e docenti di storia locale o militare, partigiani di tutte le formazioni operanti nel territorio (‘Monte Amiata’, ‘Lavagnini’, ‘Boscaglia’ e ‘Simar’) e semplici cittadini che hanno ricordi o aneddoti da tramandare. Nel documentario sono infine mostrati centinaia di documenti e fotografie d’epoca provenienti da: archivio di Stato di Siena, archivio arcivescovile di Siena, circolo giuridico di Siena, Isrec Siena, Asmos. Il video, che sarà presto proiettato anche in alcune scuole senesi, è disponibile su YouTube all’indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=C9r3joYXlts

Alla prima proiezione pubblica erano presenti le autorità senesi. “La memoria – ha detto il presidente della Provincia di Siena Simone Bezzini – non va smarrita. Un paese che non ha memoria non ha nemmeno punti di riferimento per il presente. Credo che lo strumento del documentario sia azzeccato per andare oltre alle platee più abituate a queste ricorrenze”. “Abbiamo il dovere morale – ha sottolineato il sindaco di Siena Bruno Valentini – di portare acqua al mulino della conoscenza. Quando ero adolescente e mi raccontavano quegli eventi del 1943-1944 c’era il senso di una storia che non era molto lontana. Oggi invece è tutto diverso. Quindi attraverso gli strumenti della comunicazione moderna, come un documentario, è possibile avvicinarsi alle storie di tante persone che hanno vissuto in prima persona quei momenti”. “70 anni – ha detto il prefetto di Siena Renato Saccone – non sono nulla. Sono tanti per le vite di una generazione. Ma se noi siamo un popolo, uno stato, e se abbiamo avuto una liberazione 70 anni fa, è tutto giovane. È un qualcosa che deve ancora consolidarsi. Quindi è importante ricordare senza paura di riflettere, ma con un punto di fondo: noi ricordiamo momenti fondativi di quella che oggi è la nostra comunità”. “Questo documentario lo proietteremo nelle scuole superiori del territorio sia quest’anno che l’anno scolastico prossimo, con l’idea che queste testimonianze debbano parlare alle future generazioni”: evidenzia Simonetta Pellegrini, presidente del Comitato per le celebrazioni del 70esimo anniversario della Resistenza e della guerra di Liberazione in provincia di Siena.