Poggibonsi, il sindaco Coccheri: “Chi commette questi atti è un vigliacco”

lucia coccheri
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Lucia Coccheri – sindaco di Poggibonsi

“La piscina del Bernino è già riaperta agli utenti e questo è molto positivo. Quel che è accaduto è un episodio brutto, molto brutto, su cui riponiamo tutta la nostra fiducia negli organi inquirenti per fare la necessaria chiarezza”. Parole del sindaco di Poggibonsi Lucia Coccheri, sull’episodio che nella notte fra martedì e mercoledì (14 e 15 gennaio) ha colpito la piscina comunale del Bernino, gestita dalla società Bernino Sport. Fra le 2 e le 3 di notte, alcuni delinquenti armati di mazza e piccone, sono entrati all’interno dell’impianto spaccando il muro e disseminando danni.
“Sono atti da condannare e da stigmatizzare, sempre e con fermezza – dice il sindaco -. Come amministrazione sappiamo che atti di vandalismo si possono verificare, così come episodi, fra l’altro crescenti, di inciviltà e di scarso rispetto per i beni pubblici. Sono situazioni che fanno male sia per i danni materiali che producono, in questo caso una cifra che si stima intorno ai 15mila-20mila euro, sia per i danni ‘morali’ che una comunità subisce. Insieme ai tecnici del Comune siamo stati all’impianto, condividendo con i gestori la rabbia, lo stupore e tanti altri sentimenti per quanto accaduto. Perché la premessa è che chi commette questi atti è un vigliacco e un delinquente. In questo caso poi sembra di essere di fronte ad un episodio di violenza gratuita che onestamente lascia attoniti e che ci fa pensare che davvero viviamo tempi strani. Ringrazio – dice il sindaco – gli organi inquirenti che stanno facendo le indagini. Sono certa che sulla vicenda ne sapremo di più. I nostri uffici tecnici sono intervenuti celermente sulle opere danneggiate e già ieri la piscina ha potuto riaprire, con un solo giorno di stop. Li ringrazio come ringrazio Bernino Sport che ha immediatamente gestito con fermezza una situazione spiacevole. Più bella risposta non poteva esserci. La nostra piscina è un impianto molto amato e frequentato dalla comunità, e non saranno certo tre o quattro delinquenti a fare la differenza”.