Paesaggio, la Regione approva 47 progetti per salvaguardarlo

paesaggio toscano

Sono 47 i progetti in materia di paesaggio, su circa 130 pervenuti, entrati nella graduatoria approvata nelle settimane scorse dalla Regione del bando chiuso nell’aprile scorso. Il bando, suddiviso in due sezioni, era rivolto da un lato ai comuni con una popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, e dall’altro ad associazioni e fondazioni senza scopo di lucro attive sul fronte del paesaggio.

 

Sui 47 interventi selezionati – che hanno raggiunto in base ai criteri di valutazione stabiliti un punteggio superiore a 60 punti – 30 sono i progetti comunali finanziabili e per 14 è già stata assegnata la somma del cofinanziamento regionale per un totale di circa 94.000 euro. 16 sono invece i progetti delle associazioni cui è stato assegnato il cofinanziamento richiesto per un totale di circa 134.000 euro.

 

“Una partecipazione intensa e articolata – afferma l’assessore al governo del territorio Anna Marson – che dimostra l’interesse per il tema del paesaggio sia da parte dei comuni medio-piccoli che delle associazioni e delle fondazioni, le due categorie cui era destinato il bando che abbiamo lanciato insieme all’assessorato alla cultura. Peraltro è la prima volta che questo genere di contributi viene assegnato attraverso un bando pubblico, sollecitando tutti i soggetti ammissibili a concorrere”.

 

I comuni hanno presentato prevalentemente progetti di recupero e valorizzazione paesaggistica di territori “di pregio” all’interno della loro area comunale (e non solo). Il progetto che ha ottenuto il punteggio più alto è il recupero del Bosco di Camaioni, proposto dal Comune di Montelupo per un costo totale di 47.300 euro (di cui il 50% cofinanziato dalla Regione).

 

Per quanto riguarda le associazioni e le fondazioni, le tipologie di progetto più frequenti tra le proposte presentate riguardano percorsi educativi dedicati ai bambini, e il recupero della memoria del paesaggio facendo leva sul senso di appartenenza a un determinato territorio. Molte le proposte di salvaguardia e recupero di manufatti storici e archeologici “minori” come rocche e antichi lavatoi, per contrastarne il degrado e valorizzarne il legame – storico, culturale, simbolico e anche “affettivo” – con un determinato luogo, richiamando su di essi l’attenzione degli amministratori pubblici e di semplici cittadini.

 

Primo e secondo in classifica i progetti “Turisti a casa nostra” dell’Associazione Farfalle in cammino (6.500 euro di costo, di cui 3.250 dalla Regione) e “Ricostruire la memoria della Fortezza” dell’associazione Rocca della Verruca (costo 15.000 euro, 7.500 il finanziamento della Regione).

 

“Questa pluralità – dice ancora Marson – di progetti ‘dal basso’, formulati da associazioni e cittadini impegnati e attivi nella difesa del paesaggio, testimonia il diffondersi crescente di una cultura del paesaggio come bene comune e come valore aggiunto specifico del territorio toscano. Si tratta di un elemento importante anche per ripensare i modelli di sviluppo futuro, rispetto ai quali il paesaggio può giocare in Toscana un ruolo estremamente rilevante”.