Mugnaioli: ‘Siena sta resistendo alla crisi e già guardiamo al futuro’

Mugnaioli

L’ultima fotografia dell’Istat sullo stato dell’economia italiana ci mostra un paese ancora in difficoltà, l’aumento delle retribuzioni va a rilento, l’inflazione corre e la fiducia dei consumatori è ai minimi dal 1996; a gennaio resta stabile a 91.6 lo stesso livello già registrato a dicembre, che corrisponde al valore più basso, appunto, dal ’96, ovvero dall’inizio delle serie storiche confrontabili.

La previsione era, invece, per una crescita di 92 punti, l’Istat sottolinea anche come la stabilità capiti di rado nelle rilevazioni sulla fiducia e che comunque deriva da un andamento abbastanza diverso delle due componenti principali, quella relativa allo scenario economico, che peggiora, e la dimensione riferita alla situazione personale familiare degli intervistati che invece migliora.

Pure in questa cornice di difficoltà, condivisa con gli altri partner europei, non mancano segnali positivi, in questi giorni il calo dello spread sotto quota 400 ha fatto pensare ad una svolta positiva, ma l’emergenza certamente non è finita. Dobbiamo registrare però un progetto di rilancio nel paese, che è stato avviato con determinazione, al quale parallelamente si sta registrando un recupero di credibilità e di fiducia nei confronti del nostro Governo.

C’è ancora molto da fare, comunque, per il rigore ma anche per la crescita. Del resto, se la crescita non riparte non potremo garantire al mondo che avremo la possibilità di restituire il nostro debito.

Abbiamo resistito alle difficoltà meglio di altri territori, ma è indubbio che la crisi sia arrivata anche in provincia di Siena e nella città. L’abbiamo affrontata e governata sul fronte dell’economia e dell’occupazione mettendo in campo risorse straordinarie, mi riferisco alla ricapitalizzazione di Fises che ha dato sostegno alle piccole e medie imprese, ai bandi anticrisi della fondazione MPS, che ci hanno permesso di estendere gli ammortizzatori sociali verso chi ne era primo, dando aiuto a oltre 4.000 persone.

Non abbiamo mai smesso di lavorare guadando al futuro. È con questo spirito, in questo quadro di minori risorse, ci siamo adoperati per intercettare nuovi filoni di finanziamento esterni.

I dati della Camera di Commercio sul 2011 dimostrano che il nostro territorio tiene, il numero complessivo delle aziende sul territorio comunale è costante, tengono le presenze turistiche con un calo degli ospiti italiani e un aumento degli stranieri.

Biotecnologie, distretto culturale, ICT, sono alcuni dei grandi cantieri di lavoro. Siena con il suo polo farmaceutico e delle biotecnologie da un contributo rilevante in termini di fatturato, occupazione e risultati di ricerca, al nuovo distretto regionale delle Scienze della Vita. Sul fronte locale con l’adeguamento dei propri strumenti urbanistici, il Comune di Siena è pronto ad accogliere le esigenze di ampliamento del Centro Ricerche di Novartis nella zona tra Petriccio ed Acquacalda, stiamo lavorando insieme ai cittadini per trovare le soluzioni migliori.

Questo è solo uno degli ambiti strategici regionali a cui questo territorio è in grado di dare il proprio contributo.

Siena, infatti, può contribuire in maniera rilevante in virtù delle competenze e delle professionalità maturate anche a supporto del sistema finanziario e dei pagamenti elettronici al distretto dell’ICT che vede oggi invece in Pisa il territorio di riferimento a livello regionale. La città, infatti, è ricca di realtà imprenditoriali che partendo dalla collaborazione maturata in questi anni con la banca si collocano su una dimensione nazionale, in un settore di grande espansione.

Un altro filone di sviluppo determinante sarà quello legato al distretto culturale, per il quale occorrerà innovare e portare a compimento la progettualità sul Santa Maria della Scala, su cui la città investe da anni e che potrà e dovrà essere il vero fulcro sul quale costruire la sfida per Siena capitale europea della cultura nel 2019.

Stiamo lavorando, insieme agli altri comuni della provincia, per proporre al Governatore della Toscana, Enrico Rossi, progetti strategici di interesse regionale e sui quali incentrare lo sviluppo di Siena e della sua provincia da qui al 2020; siamo pronti grazie al lavoro fatto in questi anni ad essere protagonisti in alcuni dei settori che saranno i motori principali dell’economia di domani.

Il protocollo d’intesa, la “Regia del Governo del territorio Terre di Siena” può davvero rappresentare un’ ulteriore occasione per mettere a sistema energie locali, regionali, e attrarre risorse fondamentali. A guidare questo percorso sarà una cabina di regia formata dalla Provincia, dal Comune di Siena, dalla Camera di Commercio e da un rappresentante per ognuno dei sei ambiti territoriali che coordinerà il lavoro e ne definirà tempi e contenuti.

Dobbiamo sostenere l’economia nella qualità sociale, ambientale e del lavoro, quale condizione essenziale per salvaguardare le condizioni di sviluppo, coesione sociale, sostenibilità e tutela del territorio; dobbiamo promuovere l’integrazione fra funzioni di governo degli enti locali e le gestioni associate dei servizi per mantenerne gli standard qualitativi a costi sostenibili.

Oltre al protocollo d’intesa la regia del Governo del territorio di Siena, che presentiamo oggi, stiamo lavorando per scrivere un patto per lo sviluppo del Comune insieme alle altre istituzioni, alle parti sociali, un patto che si propone di essere uno strumento operativo per la realizzazione del programma comunale 2011-2016 e per condividere con l’Amministrazione provinciale obiettivi e strategie di sviluppo da portare insieme al tavolo regionale.

Sarà un documento da cui estrapoleremo quei progetti più significativi da portare all’attenzione della Regione Toscana, in vista della stesura del nuovo protocollo su cui attrarre finanziamenti e nuove risorse indispensabili alla realizzazione delle nostre priorità. I nostri assets che guideranno la ripresa sono il biomedicale, il farmaceutico, dove Siena si colloca in posizione di leadership in Toscana e di vertice in ambito nazionale, la Monetica, l’ICT, il distretto turistico e il settore enogastronomico.

Sarà soprattutto il distretto culturale a caratterizzare la nuova economia di Siena per i prossimi anni, un distretto dove finalmente vengono armonizzate le tante eccellenze che possiamo esprimere, dove il Santa Maria della Scala diventa il fulcro delle nostre attività, dove la candidatura di Siena a capitale europea della cultura nel 2019 è anche il progetto strategico della città per valorizzare al meglio la nostra materia prima più importante: un patrimonio artistico, storico e paesaggistico unico al mondo.

Alessandro Mugnaioli, assessore alle attività economiche del Comune di Siena