Maltempo, la prima stima dei danni della Provincia di Siena è di 13 milioni di euro

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Ammonta a 13 milioni di euro la prima stima dei danni effettuata dall’amministrazione provinciale a seguito dell’ondata di maltempo che ha colpito, tra domenica e lunedì, tutta la Toscana. Il bilancio provvisorio – che riguarda i danni causati a viabilità, opere idrauliche e scuole superiori – interessa i soli ambiti di competenza della Provincia e non comprende, quindi, i danneggiamenti infrastrutturali di Comuni, Unioni dei Comuni e privati. I danni si concentrano nella zona meridionale della provincia, in Amiata e in Valdichiana, e interessano soprattutto il reticolo idraulico, con oltre 10 milioni di euro di lavori da effettuare per ripristinare rotture di argini su fossi e torrenti e realizzare gli interventi necessari alla messa in sicurezza delle opere idrauliche. Danni significativi, che hanno determinato l’inserimento di Siena tra le province toscane per le quali il governatore Enrico Rossi ha dichiarato lo stato di emergenza regionale (Decreto n. 199 del 15 novembre 2012).

“La prima stima provvisoria dei danni – sottolinea il vice presidente della Provincia e assessore ai lavori pubblici, Alessandro Pinciani – parla di 13 milioni di euro ma non escludo che possa salire con un’indagine più accurata, tutt’ora in corso. Lo stanziamento da parte della commissione bilancio delle prime risorse per le zone alluvionate è un fatto positivo, ma come ha sottolineato il presidente Enrico Rossi, non basteranno ed è fondamentale che vengano collocate al di fuori del patto di stabilità. Mi auguro che il governo, su questo fronte, possa agire con buon senso e attenzione ai territori, dando tempi certi all’assegnazione degli stanziamenti e chiarezza sulla loro allocazione in deroga al patto di stabilità”.

“I danni causati dal maltempo, che ha colpito la provincia di Siena e si è abbattuto con conseguenze devastanti sulla Maremma, ci impongono una riflessione – aggiunge Pinciani – che non può essere più rimandata. Sulla messa in sicurezza del territorio non si può risparmiare o finiremo per continuare a rincorrere emergenze che i cambiamenti climatici rendono sempre più pesanti. Negli ultimi mesi abbiamo affrontato la neve, la siccità e adesso l’alluvione. Lo abbiamo fatto, ma con grandissimo sforzo perché le risorse non sono sufficienti, le competenze sono frammentate in una miriade di soggetti e non sempre gli strumenti urbanistici dei Comuni sono pronti per accogliere gli interventi di difesa del suolo. Sono assolutamente condivisibili, in questa direzione, i due provvedimenti che la Regione ha presentato ieri al governo Monti, sia sul fronte del blocco delle edificazioni nelle aree ad alto rischi idraulico, che sulla drastica riduzione dei Consorzi idraulici. In generale – chiosa Pinciani – deve riaffermarsi una cultura della difesa del suolo e della tutela del territorio che sia condivisa non solo dalle amministrazioni pubbliche, ma anche dai privati cittadini”.

“Sono state giornate di grande complessità, anche per il nostro territorio – chiude il vice presidente Pinciani – ma il lavoro di squadra non è mai venuto meno. Per questo voglio ringraziare tutto il sistema di Protezione civile provinciale, che ha visto lavorare al fianco Provincia, Prefettura, Comuni, Forze di Polizia, Vigili del Fuoco e associazioni di volontariato, per mettere in sicurezza le aree a maggiore criticità e salvaguardare l’incolumità dei cittadini. Consentitemi un ringraziamento particolare a tutti i dipendenti dell’amministrazione provinciale che hanno lavorato per gestire l’emergenza – dai tecnici ai cantonieri – e che in un momento così delicato per il proprio futuro lavorativo hanno dimostrato, come sempre, professionalità e impegno”.