L’immobile di via Bandini sarà venduto al diritto allo studio universitario per ricavarne una mensa più grande e funzionale

L’alienazione dell’immobile di proprietà comunale posto al civico 45 di via Sallustio Bandini ha richiesto due distinte deliberazioni nella seduta consiliare di ieri, giovedì 26 settembre.

La prima per l’adozione della variante al Regolamento Urbanistico che <<dopo i 60 giorni dalla pubblicazione, potrà essere approvata – afferma l’assessore Stefano Maggi – per includere, tra le possibili destinazioni dell’immobile, anche la tipologia dei “servizi”, in modo da realizzare all’interno una migliore e maggiore disposizione degli spazi destinati dalla mensa universitaria>>. La seconda per inserire subito l’edificio nel Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, allo scopo di poter procedere, nel minimo dei tempi tecnici previsti, alla sua vendita e alla relativa iscrizione della posta al bilancio 2013 per competenza.

Il soggetto acquirente sarà di natura pubblica, l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, già locataria dei locali al piano inferiore adibiti a mensa universitaria: <<Per un amministratore pubblico credo sia sempre un dispiacere – ha commentato il sindaco Bruno Valentini – alienare un bene che appartiene al patrimonio della collettività, ma la destinazione dell’immobile avrà una grande utilità pubblica. Il Diritto allo Studio Universitario (DSU) ha infatti prospettato un ingente investimento per potenziare gli spazi della mensa per gli studenti e questo costituirà un elemento di ulteriore qualificazione ed attrazione per i nostri Atenei. Obiettivo dell’Amministrazione è quello di destinare il controvalore della vendita all’abbattimento di parte del debito a lungo termine, così da ottenere anche benefici di riduzione delle rate da pagare annualmente, che gravano sulla parte corrente del bilancio. In un certo senso, poiché si intende estinguere anticipatamente una parte dell’esposizione rappresentata dai BOC in corso, è come se pagassimo in contanti una delle opere pubbliche realizzate nel recente passato, come potrebbe essere l’acquisto di appartamenti per l’affitto a famiglie bisognose, attraverso un indebitamento che prima si pensava potesse essere risolto attraverso le erogazioni successive da parte della Fondazione MPS>>.

Dopo la prima stima del valore dell’immobile commissionata all’Agenzia delle Entrate nella fase commissariale e un successivo lavoro congiunto tra i tecnici comunali e quelli del DSU, che ha tenuto conto dell’andamento dei prezzi del mercato immobiliare a Siena, l’importo della transazione è stato aggiornato per un importo fra i 3 ed i 4 milioni di euro.