Lega Nord: ‘Corte dei Conti, schiaffo alla gestione del Pd’

Piazza del Campo

«La relazione della Corte dei Conti al bilancio di previsione 2012 è un grandissimo schiaffo alla gestione delle finanze operata dal Pd negli anni passati. Emerge, infatti, che il Comune avrebbe dimostrato una scarsa capacità di monitoraggio e di valutazione delle situazioni di bilancio, dimostrando enormi difficoltà in termini di mantenimento degli equilibri. Cosa ancor più grave se si considera che il Comune ha potuto godere delle risorse aggiuntive della Fondazione per 287 milioni di euro in dieci anni.» Con queste parole il segretario cittadino della Lega Nord Francesco Giusti, replica  all’intervento dell’ex capogruppo del Pd al consiglio comunale di Siena Massimo Bianchi, che in un lungo intervento sulla stampa, aveva spiegato i motivi per i quali le azioni messe in atto dalla giunta Ceccuzzi avrebbero dovuto essere considerate a “salvaguardia del bilancio” comunale.

«Ricordiamo a tutti i cittadini senesi – prosegue nella sua replica Giusti – che il bilancio preventivo 2012 di Ceccuzzi, era un vero e proprio bilancio ‘lacrime e sangue’, con forti aggravi impositivi a carico dei cittadini senesi.» Bianchi aveva poi puntato il dito contro il Governo Monti che, varando il decreto “Salva Italia”, aveva di fatto reso impossibile  conoscere l’esatto ammontare dei trasferimenti statali verso il Comune. Ed è proprio su questo punto che la Lega Nord sofferma la sua attenzione: «Quanto sostenuto da Bianchi nella sua lettera è verissimo. È proprio per ovviare a problemi di questo tipo che la Lega Nord vuole trattenere sul proprio territorio almeno il 75% delle tasse dei propri cittadini, realizzando compiutamente il cosiddetto federalismo. Siamo stanchi di attendere che da Roma ci dicano come e dove dobbiamo spendere i nostri soldi. La nostra è una battaglia di autonomia e di libertà, che avrebbe come effetto quello di dare più responsabilità agli amministratori locali e che permetterebbe di avere a completa disposizione le risorse che ci servono, senza andare col cappello in mano nelle stanze romane a mendicare ciò che ci spetta. Probabilmente questa maggiore responsabilità a qualcuno fa paura» chiosa Giusti.