La maggioranza: “Il Santa Maria della Scala diventi realtà dinamica e internazionale”

Santa Maria della Scala

Santa Maria della Scala

“Creare le condizioni per rendere Siena una città dove si produce cultura, idee e bellezza e riprendere così quella vocazione storica che ci appartiene e che può offrire ai nostri giovani un futuro migliore”, introduce il documento delle forze di maggioranza al Comune di Siena (Partito Democratico, Siena Cambia, Sinistra Ecologia e Libertà, Riformisti e Gruppo Misto dopo l’incontro) con il sindaco Bruno Valentini sul Santa Maria della Scala.
“Oggi – prosegue il documento – il passaggio delicato è quello della traduzione dell’atto di indirizzo sul Sms, approvata all’unanimità dal Consiglio comunale nella storica seduta del il 24 luglio scorso, in un primo atto amministrativo che precisi la figura giuridica del Sms, che nella nostra visione è perno e leva del potenziamento dell’intera offerta culturale di Siena e, in prospettiva, forse anche dell’Area vasta della nostra Toscana. Per questa ragione abbiamo la necessità di accelerare il percorso amministrativo di costituzione del nuovo Sms: una realtà dinamica, internazionale, in grado di rivolgersi ad un contesto europeo e capace di mettere in atto un rapporto virtuoso tra il pubblico e i privati. A tal fine è necessario costruire un atteggiamento che riesca a cogliere l’emergenza della situazione. Sulla base di queste considerazioni, quindi, le forze che sostengono l’amministrazione comunale nella propria competenza raccomandano che entro i primi dell’anno nuovo l’Amministrazione produca e porti all’approvazione del consiglio comunale un piano di fattibilità che risulti coerente con la natura di bene culturale del Sms sottoposto ai vincoli del dlgs 42/2004 e coerente con l’atto di indirizzo, e che quindi: confermi la centralità del Comune nella programmazione e controllo di lungo periodo (tre anni) del servizio pubblico culturale. Garantisca la selezione del direttore e del comitato scientifico, ma anche del conservatore, figura indispensabile e da ricercare con selezione pubblica internazionale. Realizzi l’auspicata autonomia in maniera funzionale al potenziamento dell’offerta culturale, e alla distinzione di ruoli con un ufficio cultura comunale che gestisce la proposta culturale legata all’esercizio finanziario di un mandato amministrativo. Produca una proposta di Statuto accompagnandola e integrandola con un piano di gestione che quantifichi le risorse necessarie a sostenere il nuovo soggetto giuridico, con la massima attenzione al contenimento dei costi. Disegni un modello che negli anni sappia autosostenersi e possa divenire una delle più importanti fonti attrattive e di reddito cittadine. La cultura – insieme con per l’innovazione dei servizi alla persona e alla salute – costituisce una delle due principali linee progettuali e di azione per concretizzare un moderno progresso della Città”, illustra il documento delle forze di maggioranza.
“Il rilancio culturale non può sottrarsi al potenziamento di un’offerta integrata tra associazioni ed operatori locali, insieme con il sistema dei saperi che ruota intorno a Scuola, Università, orientamento e formazione, di concerto con i principali riferimenti culturali cittadini, che a Siena sono il Santa Maria della Scala, l’Accademia Chigiana, la Fondazione Siena Jazz, la Scuola Rinaldo Franci, e il sistema bibliotecario e archivistico cittadino di cui è fulcro la Biblioteca degli Intronati. Tutto questo – affermano con determinazione le forze di maggioranza – consentirà all’autonomia della Giunta di raccordarsi con il ruolo del Consiglio, cui unicamente compete la programmazione del bilancio. Un contributo chiaro come quello auspicato aiuterà inoltre la maggioranza al Comune di Siena e le sue espressioni consiliari a confrontarsi con le stesse opposizioni nell’accompagnare questo passaggio, considerata l’unanimità con la quale fu costruito il prezioso atto di indirizzo, uno degli atti più significativi approvati sino ad oggi da questo consiglio comunale”.

“Investiamo in cultura – concludono le forze di maggioranza – fuori da logiche di puro sfruttamento mercantile ma, piuttosto, come elemento fondativo di un nuovo corso capace di coniugare i diritti dei cittadini, veri ed unici proprietari del Sms, con le ragioni della sostenibilità economica”.