La Giornata della Memoria a teatro: a Sarteano in scena “I sommersi”

I sommersi

I sommersi

Il tema dell’Olocausto è talmente pericoloso che non si sa come affrontarlo. Come si può riprodurre l’orrore? E come sottrarsi all’orrore parlando dell’orrore? Per evitare l’evocazione realistica e per rappresentare l’annientamento dell’identità nei lager, il regista Carlo Pasquini ricorre ad una rappresentazione nella rappresentazione, riadattando liberamente testi di Tabori, Levi, Weiss e dalle Lettere dei condannati a morte della resistenza europea. Nasce così lo spettacolo “I sommersi” che va in scena a Sarteano  proprio nel Giorno della Memoria: quel 27 gennaio (ore 21,15 al teatro degli Arrischianti), anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Aushwitz, che lo Stato Italiano riconosce come data in cui ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte ma anche chi vi si oppose.

“Se Dio è morto tutto è permesso”. Sigillando in questa frase l’orrore che l’Olocausto ha rivelato all’umanità, si potrebbe anche dire che con quell’orrore si può solo giocare con macabro umorismo. Da questa  riflessione scaturiscono dunque le scelte che hanno dato vita allo spettacolo nel quale un gruppo di discendenti degli häftlingen (prigionieri) di Auschwitz si reca in visita al vecchio campo e precisamente alla baracca 6, triste teatro di atroci vicende. Una volta dentro i fantasmi dei morti e dei sopravvissuti trasformano la “gita” in una macabra rappresentazione umoristica: una messa nera a perenne allegoria dello sterminio e del male. La produzione dello spettacolo è della Fondazione Cantiere internazionale d’arte. Prenotazioni allo 0578 757007.