La crisi ed il crollo del “nostro mondo” al Teatro povero di Monticchiello

La compagnia del Teatro Povero di Monticchiello porta in “piazza” anche quest’anno un nuovo spettacolo, frutto della drammaturgia partecipata da un intero paese che, in una vera e propria “tradizione sperimentale”, si rinnova ormai da 47 anni.
Da gennaio le assemblee partecipate dai membri della compagnia e dagli abitanti del borgo hanno contribuito, attraverso la discussione collettiva, all’individuazione dei temi, allo sviluppo delle scalette, alla stesura del copione. È emersa così la necessità di guardare alla difficile situazione del nostro Paese da una prospettiva personale e privata, esternando un forte disagio, una sofferenza interiore e intima, cui si affianca la riflessione riguardo al ruolo che tutti noi, collettivamente quanto individualmente, abbiamo avuto nel permettere questa deriva; nel permetterla a chi di responsabilità e colpe ne ha di più gravi e più evidenti: siano esse politiche, economiche o sociali. Fino all’inevitabile crollo del “nostro mondo”, almeno così come lo abbiamo sempre conosciuto. Ed è appunto con il crollo di un palcoscenico che si aprirà lo spettacolo. E’ questo il tema del teatro povero di Monticchiello di quest’anno: gli spettacoli proseguiranno fino al 14 agosto.