Incontro pubblico con Sergio Fabiani per le primarie di Buonconvento

Sergio Fabiani - primarie Buonconvento

Sergio Fabiani – primarie Buonconvento

“Sono convinto che le doti di un buon amministratore, che ama il proprio paese, si riscontrino anche nel saper ascoltare i problemi e i consigli dei cittadini, dando risposte concrete e veloci”. Ecco il “Sergio Fabiani pensiero”, l’idea di amministrazione comunale aperta, trasparente, “casa di tutti” e luogo di ascolto per i cittadini del candidato alle primarie del centrosinistra, a Buonconvento, che si terranno il 9 marzo. Renziano della prima ora, collaboratore del coordinatore dei comitati provinciali per Renzi, e sindaco di Chiusi, Stefano Scaramelli, fondatore del comitato cittadino a sostegno dell’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri, Fabiani ha anche esperienza politica essendo stato capogruppo di maggioranza dal 1991 al 1995 e vicesindaco con delega a lavori pubblici, personale, trasporti e viabilità dal 1995 al 2004. “Mettere al centro dell’azione amministrativa i cittadini, la valorizzazione del territorio, le potenzialità e gli interessi di Buonconvento significa – spiega Sergio Fabiani – stabilire rapporti di contatto, aprire la macchina amministrativa alle idee e alle necessità dei cittadini, rivedere, per migliorare, il funzionamento della pubblica amministrazione, abbattere, per quanto possibile, burocrazia e lungaggini, che, di fatto, sono improduttive per tutti e, per i cittadini, dannose. Vorrei proporre anche, se la particolare situazione economica del Comune lo consentirà, una revisione dei parcheggi a pagamento, e con essi gli oneri di urbanizzazione e i costi di costruzione, in generale, al fine di facilitare una ripresa dell’edilizia. Ma, particolare attenzione, soprattutto dopo la recente alluvione, credo che debba essere rivolta all’ambiente e al territorio, avendo cura dell’aspetto idrogeologico e paesaggistico, coinvolgendo anche gli agricoltori, i veri “custodi” e “disegnatori” delle campagne in cui viviamo. Per me impegno verso il sociale, significa ripensare e migliorare il funzionamento del centro diurno, andando in contro ai giovani, creando opportunità per attrarre l’interesse e le risorse di imprenditori, al fine di creare nuovi posti di lavoro. E tra i temi centrali un ruolo importante è ricoperto anche dalla cultura: occorre valorizzare i Musei poiché devono essere una risorsa, bellissima come l’arte, le tradizioni, i vecchi mestieri e la cultura di Buonconvento, e non un costo. Ma occorre anche mettere in sicurezza il vecchio asilo (liberty) e restituirlo ai cittadini, per renderlo, magari proprio sede di associazioni, un luogo vivo e di proprietà di tutto capace di ospitare (perché no?) anche la biblioteca. E sul fronte della sicurezza vorrei proporre lo studio di un sistema di monitoraggio con telecamere a circuito chiuso, per disincentivare comportamenti illeciti e per ridare ai cittadini quella sensazione di benessere, di tranquillità e di serenità che anche la cura costante del decoro urbano può offrire. Un decoro a cui Buonconvento non è nuova, fu proprio lo splendore che aveva in passato, a inserirlo, a pieno titolo tra i Borghi più belli d’Italia. Anche cultura e turismo dovranno avere un ruolo molto importante nella nostra economia: collaborando con le tante associazioni di volontariato e con gli operatori commerciali e turistici del territorio.