Il futuro della società Monteriggioni A.D. 1213 in consiglio comunale

Monteriggioni

Saranno ancora tre i membri del consiglio d’amministrazione della società Monteriggioni Ad 1213 completamente controllata dal Comune di Monteriggioni. Nel corso infatti dell’ultima seduta del consiglio comunale sono stati approvati gli indirizzi per la formazione del nuovo Cda riscritti secondo i nuovi indirizzi legislativi che impongono l’inserimento fra i consiglieri del Cda di dipendenti comunali, che non percepiranno nessuna remunerazione aggiuntiva.

“Le nuove norme sono stringenti sulle nomine– ha spiegato il sindaco Valentini – ma non ci obbligano alla dismissione della società, perché essa è totalmente strumentale agli obiettivi comunali, la controlliamo al cento per cento ed il controllo che esercitiamo su questa è assimilabile a quello che esercitiamo sui nostri uffici. La novità riguarda la definizione dei consigli di amministrazione: oggi dobbiamo passare da tre consiglieri ad uno oppure a tre di cui due siano dipendenti comunali e noi abbiamo scelto la seconda soluzione, rinunciando purtroppo a due consiglieri che erano operativi ed erano utili proprio per il contributo concreto che prestavano nella società, a differenza dei dipendenti comunali, che non potranno essere troppo distratti dai loro compiti, vista l’esiguità degli organici del nostro Ente”.

I criteri scelti per la nomina sono il possesso di titolo di studio non inferiore a laurea di indirizzo coerente con l’attività della società, anzianità di servizio non inferiore a tre anni nel comune o cinque in altre amministrazioni, non sussistenza di provvedimenti disciplinari, conseguimento di almeno il 90% del risultato o dell’85% se non è in posizione apicale. Può essere valida anche un’anzianità di dieci anni come dirigente se non laureato.

Il terzo membro, che sarà esterno alla pubblica amministrazione, dovrà avere un curriculum coerente con quanto già stabilito nel regolamento di nomina del 2009 nonché mostrare di aver conseguito risultati positivi negli incarichi eventualmente già affidatigli.

Nel 2011 la società ha realizzato la punta massima dei ricavi per 681 mila euro a fronte dei 588 mila del 2010. “Teniamo costantemente sotto monitoraggio il conto economico – ha spiegato il Sindaco – perché intendiamo evitare una redditività netta eccessiva e dislocando così costi e ricavi in base alla massima efficienza per l’ente. I ricavi significativi sono soprattutto il parcheggio, gli ingressi sul camminamento, gli incassi dei biglietti della Festa Medievale, le prenotazioni alberghiere e le vendite presso il bookshop dell’ufficio turistico, che sta aperto tutto l’anno, senza gravare sulle casse comunali. La nostra è una srl anomala rispetto a molte altre società pubbliche, perché invece di creare problemi per l’Ente, li risolve, erogando servizi importanti per il turismo”.

L’atto è stato approvato dal consiglio comunale con il sì di Centrosinistra per Monteriggioni, Udc e Rifondazione ed il no del gruppo Pdl.

Approvato poi ad unanimità il regolamento per il funzionamento del consiglio comunale. Il presidente della commissione, Andrea Frosini, ha spiegato che i lavori hanno coinvolto tutte le forze politiche presenti nell’Assemblea e sono durati due anni per raggiungere un regolamento nuovo ed adeguato alle normative vigenti: “Gli interventi fatti sono significativi e rendono il testo del tutto nuovo rispetto al precedente, con più tutela per le garanzie di partecipazione così come è nuova la figura del presidente del consiglio comunale che al momento è rappresentato dal sindaco ma non sarà più necessario che le due figure combacino. Poi abbiamo disciplinato le riprese audiovisive ed anche i lavori delle commissioni e la conferenza dei capigruppo, sempre nell’ottica dell’equilibrio fra efficienza e trasparenza”.

Approvate poi sempre ad unanimità l’aggiornamento del regolamento di igiene in materia di alimenti, bevande e strutture ricettive per adeguarsi alle normative comunitarie, nazionali e regionali che hanno introdotto semplificazione burocratica e l’adeguamento della normativa comunale ai principi di liberalizzazione e semplificazione amministrativa delle attività produttive che il presidente Frosini ha spiegato come “un atto tecnico ma anche politico, per adottare criteri dettati dalla normativa superiore per quel che riguarda la liberalizzazione amministrativa per l’apertura e la gestione di attività produttive. Il Suap ci ha fatto presente da tempo che non era in grado di rispondere alle aspettative dei nostri commercianti proprio perché il regolamento che avevamo era obsoleto e non lo permetteva. Oggi adeguando il regolamento alla legge possiamo rispondere al meglio agli imprenditori più dinamici del territorio”.