scuola
Come collegio professionale, dopo i nostri comunicati stampa del 10 gennaio scorso, apparsi nei maggiori quotidiani locali, il nostro incontro in Provincia del 14 gennaio scorso e le varie prove di dissenso apparse sui media cittadini, vorremo nuovamente tornare sull’argomento della chiusura del corso di Costruzioni Ambiente e Territorio del Sarrocchi, mirato all’aumento del numero degli iscritti del Bandini, al solo fine di conservare la propria autonomia scolastica. Vorremo ricordare quanto definito dalla riforma della scuola e di quanto affermato dal Ministro dell’Istruzione: professor Francesco Profumo in una nota, dello scorso ottobre 2012 che, allegato ad una brochure del MIUR (Dipartimento dell’Istruzione), dove si indica chiaramente, oltre ad esaltarne “l’offerta scolastica più ricca e articolata”, la composizione dei nuovi Istituti Tecnici in 2 Settori (tecnologico ed economico), con 11 indirizzi specifici. Tra i 9 indirizzi del tecnologico quello di C.A.T., che dunque sarà eliminato da tale settore. Con tale scelta non le sembra però di andare in direzione opposta di quanto definito dal MIUR?
Perché per aumentare l’offerta formativa e quindi di iscrizione non propone di incentivare i 2 indirizzi del “Settore Economico” del Bandini? Che sono “Amministrazione, Finanza e Marketing” e “Turismo”. Il “Settore Tecnologico” funziona egregiamente e tagliare un Suo arto provocherà, sicuramente una forte riduzione del “ventaglio” formativo offerto dal Sarrocchi. La formula che, fin dal 1929, ha fatto funzionare anche i ns. collegi professionali. Prima dell’entrata in vigore della riforma i Periti Industriali hanno regolamentano e fatto convivere 27 specializzazioni diverse (edilizia compresa naturalmente) in quanto “specchio” diretto di quanto prodotto dagli Istituti Tecnici in generale e, per Siena, in larga parte dalle specializzazioni presenti al Sarrocchi. Si ricordi ma, credo che lo sappia, che la scuola deve essere funzionale principalmente al futuro professionale degli studenti altrimenti non facciamo altro che illudere i nostri ragazzi/figli, dimostrando poca onestà nei confronti dei loro genitori. Vorremo ora che la politica potesse motivare anche quanto in passato, proprio codesta Amministrazione, ha investito in strutture ed infrastrutture per la creazione del fabbricato scolastico e le dotazioni impiantistiche necessarie ad accogliere i numerosi laboratori del Sarrocchi.
E come si giustifica, alla collettività, quanto è stato investito in termini di risorse economiche ed umane dall’Istituto stesso per l’acquisto e l’aggiornamento dei macchinari e delle attrezzature tecnologiche, per le sempre maggiori necessità formative degli studenti.
Le cifre sono molto alte e non credo stia a noi ricordarle. Che cosa ne facciamo ora dei laboratori, di proprietà esclusiva dell’Istituto, li vendiamo a peso di ferro?
Quello che fa più male dell’intera vicenda è come la politica non voglia sentire nessuno prima di prendere le decisioni a cui è demandata, sicuramente il Collegio dei Periti Industriali è nessuno e poco conta se i propri 500 iscritti, con la formazione del Sarrocchi hanno trovato un posto di lavoro nelle industrie, nelle pubbliche amministrazioni oppure sono stimati e preparati liberi professionisti.
Come le dicevo è dal 11 febbraio del 1929 che il Regio Decreto 275 regolamenta e fa convivere, all’interno dei propri collegi, 33 (divenute poi 27) specializzazioni.
I periti industriali, grazie al Sarrocchi, hanno offerto e fino al prossimo settembre 2013 offriranno un ventaglio di professionalità multidisciplinari che si ritrova solo in pochi altri ordini professionali: gli Ingegneri, al quale, professionalmente ci sentiamo assimilati in termini di competenze impiantistiche e varietà di specializzazioni: vedi, appunto, “l’edilizia”.
Ora Lei e la Sua Amministrazione non hanno tagliato solo un arto dei 9 indirizzi del Sarrocchi ma, sta tagliando il 50% degli iscritti, nella specializzazione edilizia, del Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali di Siena!
Il Consiglio del Collegio dei
Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati
della provincia di Siena