I sindaci Masi e Minocci vicini a Ceccuzzi

Sovicille

In queste difficili ore dalla Val di Merse il sindaco di Sovicille, Alessandro Masi, ed il sindaco di Chiusdino, Ivano Minocci, esprimono la loro vicinanza personale e istituzionale al sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi.

 

“Essere sindaco e quindi istituzione significa sentire quotidianamente la responsabilità dei propri cittadini, del territorio e della sua storia”, inizia così il comunicato congiunto dei sindaci, “ ‘quel battito all’impazzata del cuore’, come ha efficacemente raccontato il sindaco Ceccuzzi al Consiglio comunale rimettendo il mandato al suo popolo”.

“E’ questo slancio, spesso sofferenza, a volte gioia, che non ammette mediazioni quando sono in gioco il nuovo futuro di una comunità e delle proprie risorse”.

“In questi 368 giorni abbiamo potuto apprezzare la vicinanza del Capoluogo anche ai territori ed il rinnovato e più forte patto per lo sviluppo con la Regione e la Provincia”.

“Ogni decisione è buona per la sua stagione e va governata con il cambiare del tempo e dei suoi bisogni, per cui abbiamo riconosciuto lo sforzo del sindaco per un rinnovamento efficace ad affrontare le gravi crisi di questi tempi”.

“In questa difficile congiuntura economica e sociale il commissariamento di Siena rischia inevitabilmente di rallentare ed in certi casi di compromettere le decisioni dell’intero sistema territoriale, che sarà così meno capace di rispondere ai nuovi bisogni emergenti dei cittadini”.

“Conoscendo il sindaco Ceccuzzi, siamo sicuri che abbia fatto tutto il massimo per rispondere alle dinamiche del consiglio comunale, ma sempre come istituzione, e non come persona. Le soluzioni che sono possibili per le persone non sono sufficienti per l’istituzione, che ha limiti di mediazione rappresentati dalla dignità, serietà e complessità degli interessi di tutti i cittadini rappresentati”.

“Siamo sicuri che il difficile e sofferto esempio di senso di responsabilità dimostrato dal sindaco di Siena in queste ore rappresenti un insegnamento prezioso che ci possa rendere tutti insieme più capaci di un riscatto culturale e politico per il bene comune dei nostri territori”.