Grazi: “Hanno rotto il cavallo al Cortile del Podestà, ma noi non ci arrendiamo”

Alessandro Grazi e il cavallo nel Cortile del Podestà

Alessandro Grazi e il cavallo nel Cortile del Podestà

“Noi non ci arrendiamo. Se non fai qualcosa allora non possono criticarti né farti del male. Ma noi ci siamo mossi con una grande voglia di fare e quando la nostra opera d’arte è stata danneggiata da uno o alcuni vandali ci siamo immediatamente rimboccati le maniche e abbiamo aggiustato il cavallo dentro al Cortile del Podestà”. A parlare è Alessandro Grazi, uno degli artisti senesi che hanno realizzato il cavallo sistemato da alcuni giorni dentro all’Entrone e che ignoti hanno stupidamente danneggiato la notte di San Silvestro rompendo una delle zampe anteriori dell’animale.

il cavallo nel Cortile del Podestà

il cavallo nel Cortile del Podestà

Grazi, cosa pensa di quello che è successo?

“Penso che se tutto viene criticato non si va mai avanti. Ho letto alcuni commenti assurdi su questo Capodanno senese. La notte di San Silvestro noi artisti abbiamo deciso di lasciare aperto sia il Cortile del Podestà che la mostra dentro ai Magazzini del Sale perché volevamo dare la possibilità a chi era venuto a festeggiare il nuovo anno di ammirare queste opere. E’ successo quello che è successo. Forse qualcuno ha pensato che rompendo una zampa all’animale questo sarebbe caduto a terra.  Ma vorrei sottolineare che noi artisti abbiamo subito voluto aggiustare il cavallo danneggiato. Questo è avvenuto nonostante che siano dei giorni di festa. E non si può prendere a pretesto un singolo fatto per dire che Siena non è adatta ad eventi di questo tipo. Io mi sono divertito molto. Voglio ringraziare questa giunta che sta dimostrando di credere tanto negli artisti locali. Questa è la città di Duccio, certamente, ma oggi può avere un suo spazio anche l’arte contemporanea senese”.

Ma secondo lei chi può essere stato a rompere il cavallo?

“So che durante la notte molte persone, diciamo un po’ alticce, sono entrate dentro al Cortile del Podestà. Lì hanno trovato alcuni addetti che stavano smontando il palco e le strutture allestite ai Rinnovati che hanno detto loro di andare via. Io sono andato a dormire alle 4 e fino a quel momento il cavallo era intatto. Qualcuno ha pensato di romperlo tra le 4 e le 8. Non voglio cadere in campanilismi, ma credo che questo gesto non possa essere di un senese. In questa città i cavalli si amano, non si rompono”.

Gennaro Groppa

(dal Corriere di Siena)