Franco Ceccuzzi: ‘Il 2013 sarà un anno difficile, ma Siena ha basi solide per ripartire’

Franco Ceccuzzi

L’augurio più bello, in questi giorni di festa, di bilanci e di speranze, l’ho ricevuto da una signora, pensionata e con un figlio laureato in cerca di occupazione, che, al termine di un’iniziativa mi ha detto: “Fate tutto quanto è possibile per cambiare e migliorare le cose e poi… siate felici”. Ecco, il mio primo pensiero, in questo 2012 che volge al termine per lasciare spazio al 2013 va proprio alle persone che oggi, felici non possono essere: ai pensionati in difficoltà, ai giovani senza lavoro, a chi un lavoro l’ha perso e a chi vive in un perenne stato di precarietà. Il mio augurio a tutti loro vuole essere qualcosa di più di un semplice pensiero di incoraggiamento. Vuole essere la promessa che, qualora dovessi tornare a fare il sindaco di Siena, ogni sforzo ed ogni energia sarebbe spesa prima di tutto, per ridare serenità a questa parte di città che soffre, sfiancata da una crisi durissima.
Il 2013 che ci attende sarà un anno difficile per la nostra città, ma Siena ha basi solide dalle quali ripartire tutti insieme e credo che dobbiamo guardare ai prossimi mesi con fiducia. Le sfide che abbiamo davanti, certo, sono tali da far “tremare le vene ai polsi”: penso al rilancio della Banca Mps, al percorso di risanamento dell’Università; alla necessità di “rimettere mano” allo statuto della Fondazione Mps e all’impegno per il policlinico Le Scotte. Sfide, queste, alle quali dovremo affiancare quelle per sostenere le situazioni di precarietà e incertezza in cui versano molte piccole e medie imprese, le cui difficoltà si ripercuotono su migliaia di senesi e sulle loro famiglie. Su questi fronti dovremo lavorare, consapevoli di avere meno risorse a disposizione e coscienti che una fase storica si è conclusa. Davanti abbiamo un futuro di cui possiamo essere protagonisti, perché Siena, ne sono convinto, ha forze, energie e potenzialità tali da poter guardare con fiducia al 2013. Uno sguardo rivolto al domani, dunque, senza dimenticarsi del passato.
Il 2012 è stato uno degli anni più difficili della mia vita. In questi mesi di commissariamento del Comune è stata una sofferenza vedere la città in grave difficoltà, ridotta all’immobilismo dall’assenza di riferimenti istituzionali, degli assessori, degli organi democraticamente eletti come il consiglio comunale. Quella sofferenza, però, mi ha insegnato che dagli errori si può ripartire, più forti e motivati di prima. Tutto passa e tutto lascia traccia. Chi ha provocato la crisi farà i conti con sé stesso e con i cittadini. Io credo che sia stato giusto condividere con i senesi quelli che sono state le mie responsabilità, anche per chiarire le mie colpe e separarle dagli errori che, al contrario, non ho commesso. La discontinuità avviata nei dieci mesi di mandato amministrativo è anche questa, ma soprattutto è autonomia e responsabilità, dove ogni istituzione e rappresentante risponde di quello che fa ed ha fatto. Il percorso di analisi del passato non si fermerà, ma dovrà andare avanti, con trasparenza e lealtà, di pari passo a un progetto nuovo e di rinnovamento per Siena. Un progetto che si basi sulla centralità del Comune come riferimento per i cittadini, su un metodo di scelta delle persone che andranno a ricoprire ruoli importanti nella vita della nostra città che dovrà basarsi, in maniera imprescindibile, su professionalità, onestà, merito e competenza. Un progetto in cui tutti possono e devono dare il proprio contributo. Questo è il mio augurio a tutti i senesi. Avanti Siena.
Franco Ceccuzzi