Francigena, aperto il tratto ai piedi del Castello di Monteriggioni

Sono terminati i lavori per il nuovo percorso pedonale dalla Colonna al castello di Monteriggioni. Grazie alla collaborazione fra Provincia di Siena e Comune di Monteriggioni per la valorizzazione della Via Francigena, è stato finalmente definito il più complicato dei progetti di messa in sicurezza dei tratti stradali interni al territorio di Monteriggioni, i duecento metri prima dell’inizio della salita sterrata che porta alla porta fiorentina della cinta muraria di Monteriggioni.

Grazie al finanziamento della Regione Toscana, che ha l’obiettivo di sistemare l’intero tracciato francigeno toscano entro la primavera del 2014, pellegrini, pedoni e ciclisti possono raggiungere il Castello dal nucleo abitato della Colonna, dove ha sede il Municipio, in completa sicurezza. Per attraversare la strada regionale Cassia si utilizzerà il passaggio zebrato esistente che conduce ad imboccare il nuovo percorso pedonale, lungo circa 220 metri, posto sul lato sinistro della carreggiata. Il percorso è largo circa due metri con fondo sterrato ed è stato realizzato sopra una nuova tubazione in sostituzione dell’attuale fosso di raccolta delle acque superficiali.

“Il fosso corre lungo il confine della proprietà pubblica con proprietà private, che hanno acconsentito il passaggio e che ringrazio per la disponibilità – dice il sindaco di Monteriggioni, Bruno Valentini – La messa in sicurezza del grande itinerario culturale europeo della Francigena è una leva importante per attrarre sempre più turisti dall’Italia e dall’estero. Grazie  a Provincia e Regione il territorio senese e toscano si sta ritagliando la possibilità di una visibilità eccezionale perché in Italia solo qui si sta costruendo una piena fruibilità della Francigena. Paesaggio, storia, monumenti e buon cibo sono i nostri biglietti da visita straordinari, ma vanno inseriti in un sistema di accoglienza di cui ricettività adeguata, piena percorribilità del tracciato e buona manutenzione della segnaletica, grazie anche alla collaborazione con l’associazionismo”.

L’opera è costata circa 60mila euro, interamente finanziata da fondi europei, gestiti dalla Regione Toscana.