FOTOGALLERY – In duemilacinquecento al PalaEstra ad ascoltare Matteo Renzi

Duemilacinquecento persone per ascoltare Matteo Renzi. Duemilacinquecento persone si sono recate al PalaEstra a Siena per la manifestazione conclusiva della campagna elettorale di Renzi prima delle primarie del centrosinistra che si terranno oggi. Molti sono arrivati, oltre che dalla provincia di Siena, anche da varie zone della Toscana. “Siena – ha detto ieri Renzi – è una città della bellezza che non è soltanto un fattore identitario ma anche un punto da cui ripartire, un valore economico immenso. Per questo siamo qui. Noi in Italia non ci sorprendiamo più. Noi passiamo di fronte alle nostre bellezze e capolavori, passiamo di fronte ai pavimenti del Duomo e pensiamo che sia tutto normale. Ma non è così. Dobbiamo tornare a stupirci delle nostre meraviglie. Voglio chiudere a Siena perché Siena è il paradigma dell’Italia. Mi scoccia dirlo da fiorentino ma Siena è una città bella e vincente. Siamo in un palazzetto dove la locale squadra di basket ha vinto davvero di tutto. Siena è la città del Buongoverno. E tra le nefandezze fatte dal governo Berlusconi c’è anche il fatto che un ministro di quell’esecutivo è riuscito persino a mettere in discussione il Palio che è vita, è qualità della vita, è educazione, è la forza di una comunità, è relazione tra le persone”. Poi aggiunge: “Quando una coalizione si rompe quello è un fallimento della politica. Noi costruiremo un’Italia le cui coalizioni non si romperanno più sulla base delle esigenze di Tizio o di Caio”. Pochi minuti prima Renzi era intervenuto in diretta su La7: “Probabilmente Sposetti faceva i conti in rubli. E’ abituato a farli in rubli e quando fa il cambio dal rublo all’euro ha qualche difficoltà. Sposetti ha detto: ‘Renzi ha speso 15 mila euro per la polizza dell’assicurazione della Leopolda’. Se si va sul sito trova la polizza che è costata 950 euro. Controllate i soldi, è tutto online. Io ho fatto una campagna elettorale che al momento ha ricevuto 162mila euro – ha detto Renzi -. Sul sito ci sono i nomi e i cognomi di tutti quelli che hanno dato i contributi. Io ho speso meno di questo per adesso”. Poi interviene ancora sui voti che potrebbe prendere da ex elettori del centrodestra: “E’ naturale che in uno schieramento ci sia qualcuno più legato alla sinistra radicale come Vendola e chi è più vicino all’esperienza di centrodestra e questo è Tabacci. A chi piaccio io? Gli elettori per la stragrande maggioranza vengono dalla parte della quale faccio parte io. Trovo che questo dibattito su destra e sinistra sia molto ideologico: io sono quella sinistra moderna che non ha paura di prendere i voti del centrodestra. Io sono la sinistra alla Clinton e Obama, senza faccia triste, non alla vecchia maniera. Sogno una sinistra moderna, non ideologica, capace di entusiasmare, che non sia sempre con la faccia triste. Per me questa roba è di sinistra. Per altri essere di sinistra significa buttare giù il governo Prodi, come ha fatto Vendola. Bersani è una persona per bene e solida ma rappresenta quel mondo che negli ultimi 20 anni le occasioni le ha avute”.