Evasione fiscale: giusti i controlli, giusto non generalizzare

“L’evasione fiscale è un fenomeno da combattere, insieme all’abusivismo, a chi vende merce contraffatta, a chi usa personale non in regola. Sono questi infatti i temi che sono sotto gli occhi della forze locali e della Guardia di Finanza. Temi che siamo certi sono condivisi da tutta la cittadinanza”. Così la Confcommercio Siena interviene su temi di grande attualità che hanno caratterizzato anche la cronaca dei giorni scorsi.

“Quando si parla di evasione fiscale – continua l’associazione – nel nostro paese scatta giustamente un moto di repulsa verso chi si macchia di questa colpa. E la campagna mediatica in atto da alcuni mesi, nonché i controlli a Cortina, Milano, Roma, hanno posto più che nel passato l’attenzione dell’opinione pubblica su questo fenomeno”.

 

“E quando si parla di evasione – fa notare l’associazione senese – spesso il pensiero corre all’esercente che non batte lo scontrino. Giusti sono i controlli, come è giusto non generalizzare”.

 

“E altrettanto corretta è tutta l’attività di verifica verso chi scontrini o ricevute non ne fa perché gestisce attività abusive. Tra l’altro, uno strumento in più per combattere certe forme di abusivismo potrà arrivare alle istituzioni locali proprio dall’introduzione della tassa di soggiorno. Visto che gli enti locali l’hanno introdotta, chiediamo loro che venga usata per individuare chi opera fuori dalle regole”.

 

“Abusivismo e contraffazione – dice Confcommercio – si legano strettamente all’evasione e meritano importante attenzione. I commercianti hanno solo danni da comportamenti di questo tipo che alterano il mercato, la concorrenza e che, per un singolo comportamento, fanno scattare giudizi sommari”.

 

“In questa fase di crisi economica ci dobbiamo inoltre impegnare, a tutti i livelli, su strumenti sempre più efficaci per poter dare un contributo che sia in grado di superare la crisi – fa notare Confcommercio – Efficienza della macchina statale, razionalizzazioni e fiscalità equa sono i principi su cui concentrarci in una fase come questa. A tutti i livelli. Le tasse infatti vanno a finanziare una Pubblica Amministrazione che vogliamo sempre più efficiente, riducendo sprechi e disservizi. Condizione, questa ultima, fondamentale per portare fuori il paese dalla stagnazione”.

 

“Altra condizione, una riforma fiscale equa – conclude Confcommercio – Infatti, il peso della fiscalità in Italia è eccessivo, e spesso vessatorio verso i soggetti a reddito fisso e verso le imprese. Di contro, rendita e speculazione finanziaria hanno condizioni meno pesanti”.