Eugenio Neri: ‘La candidatura Pd: i retroscena’

Eugenio Neri

“Dice che vincerà al primo turno, ma in realtà appare molto preoccupato di perdere”. Si apre così l’affondo nei confronti del candidato sindaco del Pd lanciato delle liste Siena Rinasce, Moderati di centrodestra per Siena – Sena Civitas, Fratelli di Siena e Nero su Bianco che appoggiano la candidatura a sindaco di Eugenio Neri.

“Innanzitutto immaginiamo che Valentini in questi giorni sarà molto indaffarato: oltre alla campagna elettorale dovrà anche pensare all’organizzazione del Festival del Viandante di Monteriggioni nella sua veste di presidente della controllata del Comune che si occupa di turismo. Per chi se lo fosse dimenticato, infatti, il candidato sindaco del Pd è stato nominato a dirigere la società del Comune Monteriggioni Ad 1230: solo grazie a questo ‘stratagemma’ ha potuto correre da sindaco di Siena. Un iter che fa apparire quanto meno sub judice la sua candidatura perché a rischio di esposti e ricorsi”, attaccano le liste.

“Ci preme sottolineare – prosegue la nota congiunta – anche l’ambiguità di presentarsi come il nuovo quando in realtà le sue liste rappresentano solo la classe dirigente che ha governato questa città: da esponenti legati all’ex sindaco Ceccuzzi che si è ufficialmente schierato al suo fianco, a quelli vicini al presidente del consiglio regionale Monaci che gli ha fatto vincere le primarie. Valentini non è certo un rottamatore ma un ‘presta-faccia’ del groviglio di poteri”.

E a proposito di rottamazione, nella nota congiunta delle liste, si ricorda che “domani verrà a Siena il sindaco di Firenze per la terza volta in un anno: a luglio incoronò Ceccuzzi quale miglior candidato sindaco, alla chiusura della sua campagna da premier si scagliò contro tutti ma non disse una parola sul Pd senese in virtù di un patto di ferro con l’ex sindaco e ora corre in appoggio di un Valentini che, probabilmente a corto di argomenti, preferisce che siano altri a parlare alla città. E pensare che noi eravamo convinti che il sindaco fiorentino non avesse in simpatia l’ala del partito legata ad Alberto Monaci dopo che quest’ultimo aveva soffiato a Renzi il posto di grande elettore. Sarà forse la paura di perdere a mettere tutti d’accordo?”.

“La cosa che meno ci convince del candidato sindaco del Pd è però il suo atteggiamento su Banca e Fondazione Mps. Non ha speso una parola in difesa della senesità delle istituzioni come hanno dimostrato anche gli incontri tenuti segreti con Mancini e Profumo. Per questo vorremmo che Valentini chiarisse una volta per tutte da che parte sta e se ha firmato o meno un ‘patto scellerato’ alle spalle della città?”.