Dal 1 giugno 23mila aziende senesi dovranno compilare il documento di valutazione dei rischi

Sono circa 23.000 le aziende senesi, con meno di dieci dipendenti, che dal prossimo 1° giugno dovranno elaborare il DVR, ovvero il “Documento di valutazione dei rischi”, come previsto dalla Legge di stabilità 2013. Una novità per i datori di lavoro che fino ad oggi potevano presentare un’autocertificazione dei rischi presenti sul luogo di lavoro.

 

Da giugno, le imprese dovranno redigere la valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione. Questo nuovo obbligo, in provincia di Siena, riguarderà soprattutto le aziende dei settori: agricolo, costruzioni, commercio e manifatturiero. Si tratta di una novità che interessa la maggioranza delle imprese presenti nel Senese (circa 23.000 su un totale di 29.318, stando ai dati 2012). E per questo l’Inail di Siena – in collaborazione con altri soggetti facenti parte del Polo per la Promozione della salute, sicurezza e ergonomia nelle PMMI della Provincia di Siena e della Sezione permanente della Provincia di Siena – organizza un seminario, il prossimo 28 maggio, alle ore 14 nell’auditorium della Cassa edile e Scuola edile senese (in viale Franci) per illustrare ai datori di lavoro il nuovo obbligo.

 

La redazione del DVR implica una valutazione accurata dei rischi e tale valutazione serve a prevenire gli infortuni e le malattie professionali sul posto di lavoro. Nel 2011 gli infortuni nel settore industria e servizi, in provincia di Siena, si sono attestati a quota 3.888 (1.389 nelle aziende da 1 a 15 dipendenti) e le malattie professionali denunciate sono state 113 (43 in dette aziende). E’ quindi fondamentale osservare tutte le nuove prescrizioni per cercare di ridurre gli infortuni e le malattie professionali.

 

“Il DVR – spiega Antonella Tata, direttrice dell’Inail di Siena – è una novità per tante imprese senesi che adesso sono tenute, per la prima volta, a compilare il documento, seguendo una serie di procedure standardizzate emanate dal governo. Finora i datori di lavoro potevano autocertificare i rischi presenti in azienda senza approfondire quindi la materia di prevenzione e di sicurezza nell’ambiente lavorativo. Con il DVR – conclude la dirigente – si vuole che il datore di lavoro si renda conto dei rischi presenti in azienda, adottando tutte quelle azioni idonee a prevenire la manifestazione di un infortunio o di una malattia professionale”.