Consiglio provinciale: tutti i punti all’ordine del giorno affrontati ieri

Provincia Siena

Seduta pomeridiana ricca di argomenti per il consiglio provinciale nella giornata di ieri, venerdì 17 febbraio, dopo il via libera al bilancio di previsione per il 2012 della mattina. Tra i punti all’ordine del giorno, diverse interrogazioni e una mozione sull’adesione al manifesto “L’Italia sono anch’io” e il riconoscimento della cittadinanza ai figli nati in Italia da immigrati regolarmente residenti.

Ad aprire la seduta, l’approvazione del regolamento per l’alienazione del patrimonio immobiliare della Provincia di Siena, con i voti favorevoli della maggioranza (Pd, Sel, Idv); l’astensione del consigliere Udc, Angiolo Del Dottore; il non voto del consigliere Antonio Falcone (Rifondazione-Comunisti Italiani) e il voto contrario dei gruppi Pdl e Lega Nord, che avevano presentato insieme due emendamenti. Via libera anche ad alcune modifiche allo statuto della Fondazione Scuola di Alta formazione per il Terzo Settore per consentire l’ingresso di nuovi soci. Il punto è passato con il voto favorevole della maggioranza e dei consiglieri Pdl Marco Andreassi e Donatella Santinelli e l’astensione di Angiolo Del Dottore (Udc). Giovanni Di Stasio (Lega Nord) e Antonio Falcone (Rifondazione-Comunisti Italiani) hanno scelto di non votare l’atto, criticando la scelta di dare un contributo economico a Fortes a fronte di una diminuzione consistente di risorse per il sociale. Di strategicità e rilievo sociale del terzo settore e di Fortes ha, invece, parlato Raffaella Senesi (Pd), ricordando il lavoro della Fondazione e l’appuntamento in programma a luglio a Siena con la decima edizione della Conferenza della Società Internazionale di Ricerca sul Terzo Settore.
Interrogazioni. L’assessore provinciale all’ambiente, Gabriele Berni ha risposto all’interrogazione del consigliere Giovanni Di Stasio (Lega Nord) sulla destinazione delle risorse della Provincia a supporto del progetto di bonifica del sito di stoccaggio di gomme nel Comune di Rapolano Terme, nella zona di Villa Grande dei Boschi. “La Provincia – ha detto Berni – ha concesso un contributo di 40mila euro al Comune per completare la progettazione dell’intervento di bonifica, che rientra nel Piano provinciale delle bonifiche. Nel settembre del 2010 l’amministrazione comunale ha approvato il progetto preliminare, in tempi congrui alla complessità dell’intervento e al quadro normativo di riferimento. Allo stato attuale – ha concluso Berni – non risulta presentata nessuna proposta di variante al progetto di bonifica approvato. Rimane ferma, per questa amministrazione, la volontà di assegnare priorità ai progetti di bonifica”. Il consigliere Di Stasio, che si è dichiarato non soddisfatto della risposta di Berni, ha poi illustrato una seconda interrogazione, in merito alla terza nomina di Gabriello Mancini nella Deputazione Generale della Fondazione Mps, a cui ha risposto il presidente della Provincia, Simone Bezzini.
Il presidente Bezzini ha risposto anche all’interrogazione del consigliere Antonio Falcone (Rifondazione-Comunisti Italiani) sul Tavolo regionale di confronto sulla riorganizzazione delle Province. “Non condividiamo affatto – ha detto Bezzini – il modo con cui l’assessore regionale Riccardo Nencini sta gestendo la questione del riordino istituzionale in Toscana. Ci auguriamo che attraverso la cosiddetta “bicameralina”, che riunisce il Consiglio regionale e il Consiglio delle autonomie locali, recuperi il coinvolgimenti di tutti i soggetti e si riesca mettere in campo un serio assetto di riordino”. L’assessore provinciale al personale, Fabio Dionori ha, poi, risposto all’interrogazione del consigliere Antonio Falcone (Rifondazione-Comunisti Italiani) su un avviso di selezione per il conferimento di un incarico professionale per la formazione del personale, finalizzato alla revisione contabile e alla ricognizione dell’inventario dei beni mobili. Falcone, in particolare, ha contestato la necessità di formare il personale, che dovrebbe avere già conoscenza e costante controllo dei beni, facendo ricorso a un incarico esterno. “L’avviso – ha spiegato l’assessore Fabio Dionori – ha lo scopo di fare formazione al personale dell’ente nell’attuazione di un progetto di ricognizione straordinaria, che poi sarà comunque gestito direttamente dai dipendenti. Nessuna esternalizzazione di un servizio, quindi, ma un’attività formativa per svolgerlo al meglio”.
Le condizioni della caserma dei carabinieri di Buonconvento – dichiarata inagibile a fine ottobre scorso, sono state al centro della risposta fornita dall’assessore provinciale ai lavori pubblici, Alessandro Pinciani, all’interrogazione presentata dal consigliere Alberto Taccioli (Pd). Pinciani ha ricostruito l’accidentata storia dell’immobile, per cui venne eseguito un primo intervento nel 1998 per realizzare una sottofondazione e lavori alla copertura. Nel 2009, la Provincia ha eseguito una serie di monitoraggi che hanno messo in evidenza come le deformazioni fossero da attribuire alle variazioni della temperatura ambientale. Nel 2010, per ragioni di sicurezza, è stato liberato il primo piano e nell’ottobre del 2011 l’edificio è stato dichiarato inagibile, a seguito di alcune verifiche per la progettazione strutturale e il miglioramento sismico dell’immobile. “Allo stato attuale – ha detto Pinciani – è in corso la progettazione preliminare, ma ogni intervento dovrà essere valutato tenendo conto sia delle risorse disponibili che del futuro del nostro ente”.
Il consiglio provinciale, infine, ha approvato la mozione presentata dai consiglieri Marco Nasorri (Pd), Antonio Giudilli (Di Pietro-Idv) e Roberto Renai (Sel) che chiedeva l’adesione della Provincia di Siena al manifesto “L’Italia sono anch’io” e di attivarsi per sostenere il riconoscimento della cittadinanza ai figli nati in Italia di immigrati regolarmente residenti nel nostro Paese. La mozione, illustrata da Nasorri e Giudilli – che ha ricordato in proposito le parole e l’impegno del presidente della Repubblica, auspicando altrettanto impegno da parte del parlamento per garantire la cittadinanza ai nuovi italiani – ha scatenato un accesso dibattito tra le diverse forze politiche. “La richiesta della mozione mi sembra un’inutile provocazione” – ha sottolineato il consigliere Lorenzo Rosso (Pdl), che citando l’ex ministro Ignazio La Russa ha detto che “se in Italia valesse lo ius soli gli immigrati verrebbero tutti qua a far nascere i propri figli”. “Documento ridicolo e offensivo che conferma atteggiamento di apertura indiscriminato portato avanti dalla sinistra in questi anni” – ha detto Giovanni Di Stasio (Lega Nord). A chi viene in Italia va data la possibilità di vivere nelle mie stesse condizioni, senza gravare sul territorio. Sarebbe molto meglio metterli nella condizione di vivere una vita più dignitosa nel loro Paese, è più dignitoso e meno razzista”. “Voto contro – ha detto Antonio Falcone (Rifondazione-Comunisti Italiani) – perché questa discussione non ha senso, non c’è bisogno di questo tipo di mozioni, sarebbe sufficiente applicare l’articolo 3 della Costituzione Italiana che vorrebbe pari dignità sociale dei cittadini, senza nessuna forma di distinzione e discriminazione. In un momento in cui tutto è globalizzato, l’unica cosa che non siamo stati ancora in grado di globalizzare è il rispetto della dignità umana”. Duro affondo politico di Roberto Renai (Sel), verso l’opposizione: “Avete costruito la vostra identità creando un nemico in cui identificarsi”.