Con il telefonino alla scoperta delle opere d’arte di S.Caterina-Nel Santuario per avere informazioni basta un palmare

I tanti fedeli e devoti che dalla fine di aprile hanno scelto Siena come propria meta in occasione delle celebrazioni nazionali di S.Caterina, patrona d’Italia, hanno trovato – proprio presso i luoghi cateriniani – un nuovo servizio di informazione che abbina la praticità e la facilità d’uso ad una raffinata tecnologia.

Nel Santuario – Casa di S.Caterina, luogo di culto frequentatissimo anche dai senesi, situato a pochi passi dalla Basilica di San Domenico, sono state infatti installate 16 targhette in ceramica, in corrispondenza delle principali opere d’arte, che portano impresso anche un QR Code.

Si tratta del sempre più diffuso codice a barre bidimensionale composto da un riquadro contenente altri quadrettini neri.
Puntando verso il codice il telefono cellulare, un visitatore può immediatamente visualizzare sul proprio display la descrizione dell’opera d’arte e la sua storia, con notizie sull’autore e sulle eventuali fasi di restauro, il tutto corredato di fotografie e altre immagini.
Dunque non c’è più bisogno di libri e guide e soprattutto, anche in mancanza di documentazione, la visita può essere sfruttata in pieno, seguendo le informazioni sullo schermo del telefono.

Dal venerato Crocifisso delle Stimmate alle tele di Rutilio Manetti fino alle opere ottocentesche di Marinelli e Aldi, tutto è raccontato con rigore scientifico e dovizia di dati ed elementi in modo da soddisfare sia il visitatore esigente sia il turista attratto più semplicemente dalla spiritualità del luogo.

Un approfondimento è dedicato alla pavimentazione in maiolica richiamata anche dal materiale utilizzato per le targhette, realizzate dal laboratorio di ceramiche artistiche “Bianco e Nero” di Siena per conciliare la necessità tecnologiche con lo stile e l’architettura del luogo.

La prima fase di sperimentazione del nuovo sistema ha già dato risultati lusinghieri sia sotto il profilo tecnico sia, soprattutto, dal punto di vista del gradimento del pubblico.
Tutte le informazioni sulla struttura, con i suoi vari ambienti, e sulle opere d’arte, raccolte dal Santuario ed elaborate dalla Dott.ssa Serena Bifolchi, giovane studiosa di storia dell’arte, sono disponibili in italiano e in inglese ed hanno la caratteristica di “rimanere” nella memoria del cellulare così da poter essere consultate anche in seguito.

Il progetto, che sfrutta le grandi potenziali del QR Code, è stato voluto dal Rettore, Mons. Benedetto Rossi che per la realizzazione si è affidato alla QR Sit, una società di Montepulciano specializzata nei sistemi di informazione e promozione che si basano sul codice.

A rendere il servizio ancor più funzionale sarà la presenza, nell’area del Santuario, di una rete wi-fi riservata ai visitatori che garantirà l’accesso ai contenuti multimediali anche a chi non dispone di una propria connessione.

Cartelli indicatori, con le semplici operazioni da effettuare, si trovano all’ingresso del Santuario; poi, anche per i neofiti, dopo il primo esperimento, tutto diventa estremamente facile ed intuitivo.
Si tratta della prima installazione del genere a Siena che apre probabilmente la strada ad un utilizzo sempre più diffuso del QR Code come strumento per accedere facilmente ad autentici “giacimenti” di informazioni multimediali.

La massiccia diffusione dei palmari (o smartphone, ovvero telefoni portatili intelligenti, paragonabili a computer) e delle tablet, dall’I-Pad fino ai suoi equivalenti, rende il sistema pratico ed utile. Per leggere il codice occorre una semplice applicazione che si scarica dalla rete.