Comunicato di Simone Vigni a sostegno di Renzi e Mugnaioli

Simone Vigni

Ricordo con piacere quando, oltre un anno fa, in un giorno di fine settembre, con Stefano Scaramelli e alcuni amici ci siamo trovati a Chiusi per dare il via, anche in provincia di Siena, alla nascita del Comitato a sostegno di Matteo Renzi. Eravamo un po’ spaesati, considerati da qualcuno come le “pecore nere in casa Pd”, ma convinti della nostra scelta, ognuno con la propria storia, le proprie differenze, ma accomunati da un grande obiettivo: rinnovare il modo di fare politica in questo paese. Oggi sono ancora più convinto di quella scelta. Il Pd ha bisogno di un congresso aperto e partecipato che si fondi sulle idee, caratterizzato da un dibattito, anche aspro, ma sempre finalizzato alla crescita del nostro partito. Un confronto che rifugga le etichette e possa fondarsi sulle idee piuttosto che sulle appartenenze. L’adesione ad un partito è basata su spirito di servizio, impegno, coerenza con i valori e condivisione di un progetto generale, al di là del sostegno al candidato segretario nazionale di turno. Matteo Renzi per primo ha tenuto a ribadire che “i renziani non esistono, esiste il Pd”, sottolineando che la “malattia democratica” del correntismo non parte da una condivisione di idee e progetti ma da interessi e voglia personale di emergere. L’idea che più mi accomuna a Renzi è quella secondo cui vengono prima il merito, la professionalità e le capacità di una persona, piuttosto che la provenienza politica o la corrente. E’ per questo che mi sento di sostenere con convinzione la candidatura di Alessandro Mugnaioli a segretario dell’Unione Comunale. Lo faccio perché conosco e stimo sia la persona che il politico. Alessandro è un uomo umile, autentico che crede e conosce davvero il Pd e quindi lo può guidare. A differenza di tanti altri Alessandro ha dimostrato autentico spirito di servizio e coerenza. La mia stima si è ancora più rafforzata, nel momento in cui, pochi minuti dopo le primarie, si è messo a disposizione di Bruno Valentini sostenendolo con lealtà nella corsa a sindaco. Lo ha fatto con stile, a viso aperto e mettendo in pratica quello che aveva sempre detto. Non so ancora chi ha scelto di sostenere Mugnaioli per la segreteria nazionale e sinceramente non mi interessa. Credo infatti che i congressi debbano essere l’occasione per esaltare le idee e i contenuti di ciascuno e non scimmiottare le dinamiche nazionali che niente hanno a che vedere con i territori. Io voterò Mugnaioli alla segreteria del Pd a Siena e Renzi al nazionale, ma non mi scandalizzerò se altri faranno altre scelte. Stimo e rispetto la candidatura di Gianni Porcellotti, una persona che credo possa contribuire al dibattito interno al Pd senza dover per forza ribadire di essere “più o meno renziano”. Porcellotti metterà la sua faccia e quindi le sue idee al servizio della crescita del Pd a Siena, al pari di come farà lo stesso Alessandro Mugnaioli. Oggi Siena e il Pd hanno bisogno di una figura che più che “etichettarsi con uno dei leader nazionali” offra idee, contenuti e proposte per far crescere il partito, garantendo allo stesso tempo stabilità al sindaco e quindi al Comune. Per farlo c’è bisogno di chi ha sempre dimostrato serietà, umiltà e competenza ovvero di una persona: Alessandro Mugnaioli.